Cronaca

Frana e deragliamento Andora, i cittadini avevano avvisato le Ferrovie: “Il versante sta cedendo”. La procura indaga

Treno deragliato Andora

Andora. Potrebbe esserci una svolta nell’inchiesta della procura sulla frana e conseguente deragliamento dell’intercity tra Andora e Cervo verificatisi lo scorso venerdì a causa del maltempo. Si tratta ben più di rumors, a vedere i “movimenti” odierni all’interno del Palazzo di Giustizia di Savona, dove l’arrivo del vice sindaco di Andora per richiedere nuovamente un dissequestro degli uffici comunali ha creato uno scompiglio “sospetto” con colloqui serrati con il pm Ferro e il procuratore Granero.

La svolta di cui si parla è quella che vedrebbe numerose segnalazioni di cittadini che, nei mesi scorsi, avrebbero inviato a Rete Ferroviaria Italiane numerosi “sos” in cui si parlava del continuo cedimento del versante e di caduta di massi proprio nel tratto di Capo Mimosa, dove si è verificato lo smottamento che ha travolto il treno. Segnalazioni preoccupate, inviate nero su bianco alle Ferrovie (in quanto proprietarie, appunto, del terreno sottostante le ville e fino al binario) ma che, a quanto pare, sono state sottovalutate, con le conseguenze che ora sono sotto gli occhi di tutti.

Molti andoresi, quindi, si erano accorti di pericolosi movimenti franosi su quel versante e hanno cercato di avvisare chi di competenza. Avvisi inascoltati, guardando ciò che è accaduto sette giorni fa.

Cibien, il vice sindaco andorese, questa mattina ha comunque parlato solo del dissequestro, negato, degli uffici comunali: “In merito al dissequestro la procura mi ha rassicurato che mano a mano che avranno visionato il materiale sotto sequestro che gli serve libereranno le pratiche non rilevanti ai fini dell’inchiesta. Il vincolo penale è a mio avviso una forma di garanzia per tutti. Chi ha lavorato bene non ha nulla da temere”.

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