Economia

Blocco carbone: per Tirreno Power danni da svariati mln di euro, ma l’azienda rassicura i sindacati

Quiliano - lavoratori tirreno power

Vado L. Si è concluso da pochi minuti il vertice tra azienda e sindacati alla centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure. Al centro la presa di posizione dell’azienda sul pesante stop alla produzione degli impianti di macinazione del carbone per l’elevato contenuto di umidità a seguito delle piogge intense nei giorni scorsi.

Per Tirreno Power l’obbligo di utilizzo dell’olio combustibile 0,3% anziché 1% riguarda un aspetto quantitativo limitatissimo ma può anche determinare il blocco di una centrale a freddo per mesi, con svariati milioni di euro di danni subiti. Tuttavia nel faccia a faccia con le organizzazioni sindacali di categoria maggiori rassicurazioni sono arrivate dall’azienda, proprio sul fronte dell’approvigionamento di olio combustibile e tramite l’utilizzo del serbatoio temporaneo della centrale, che richiede però modifiche tecniche ed iter autorizzativi per essere impiegato nella produzione. La speranza è che i gruppi a carbone possa riprendere il regolare funzionamento a fine mese, se il collaudo sarà ok.

Secondo quanto appreso, al momento, non sono previste ricadute occupazionali e sui lavoratori per il blocco della produzione: per coloro che non saranno impiegati nelle attività di pulizia e manutenzione degli impianti e negli accorgimenti tecnici previsti si parla di un periodo di ferie anticipate. “Siamo stati favorevolmente colpiti dalla volontà dell’azienda di ricorrere al Tar, mi pare opportuno fare chiarezza in merito alla normativa nazionale che non danneggi la produzione, a maggior ragione se non ci sono ricadute ambientali. Siamo fiduciosi che la situazione possa risolversi secondo le indicazioni fornite dall’azienda” sottolinea Luca Porcile della Cgil-Rsu di Tirreno Power.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.