Cronaca

Albenga in lutto per la morte di Luigi Costa: il ricordo degli scout e dei colleghi della Croce Bianca

luigi costa (deceduto)

Albenga. “Noi lottiamo ogni giorno per salvare le vite degli altri, a volte con risultati positivi e a volte, purtroppo, no. Ma non riuscire a salvare uno dei ‘nostri’ è, se possibile, ancor più avvilente”. Ha la voce rotta Dino Ardoino, il presidente della Croce Bianca di Albenga, dove Luigi Costa ha sempre prestato servizio.

“E’ stato mio vice direttore dei servizi in tempi difficili, quando ancora non si utilizzavano i cellulari: una persona magnifica, sempre pronto e disponibile a dare il proprio contributo. Abbiamo perso un pezzo da novanta” aggiunge Ardoino.

I due si erano incontrati pochi giorni fa. “Aspettami, che tra poco torno a pieno regime” gli aveva detto Luigi, in un momento in cui gli impegni lavorativi e famigliari lo avevano assorbito totalmente. E invece il 54enne ingauno se n’è andato via questa notte a causa di un infarto. “Alle 2 mi hanno chiamato i ragazzi che lo hanno soccorso, ed erano in lacrime. E’ stato uno shock per tutti” racconta il presidente della Croce Bianca ingauna.

“A Luigi non mancava mai la battuta – continua Ardoino – Ogni volta che ci vedevano parlavamo di Croce Bianca. Per lui era una passione e una missione. C’è un momento nella vita in cui, con l’arrivo dei figli, è giusto ed è naturale mollare un po’ il colpo, ma il pensiero di Luigi era sempre qui. Io lo cercavo spesso per avere un consiglio e lui era sempre disponibile. E’ difficile per me parlare di lui, di un amico vero che mancherà tanto a molti. Ho seguito tutte le sue tappe, dal matrimonio all’arrivo dei figli, e speravo di affiancarlo ancora a lungo in un percorso di vita soddisfacente. Purtroppo così non è stato”.

Luigi Costa è figlio di Josepha Costa, direttrice del museo navale romano di Albenga. Dirigente dell’azienda informatica EA Sistemi di Albenga, era conosciutissimo anche per la sua attività nell’ambiente dello scoutismo ingauno. E oggi, sul sito di Agesci5 Albenga, si leggono queste parole: “Il nostro fratello scout Luigi ci ha improvvisamente lasciati questa notte ed è tornato alla Casa del Padre. A lui il nostro grazie per la sua mitezza, il suo sorriso per tutti, il suo sempre genuino impegno verso i giovani e verso il movimento scout. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno alla sua famiglia in questo momento di grande dolore. La nostra preghiera al Signore, perché possa far contemplare a Luigi la Gloria eterna e , parafrasando un vecchio canto scout ‘…lo porti tra il verde dei pascoli lassù e non lo lasci mai più'”.

Infine, anche Gerry Delfino, ex titolare della storica libreria San Michele e fondatore de “Il Giardino Letterario” ricorda Costa con parole sentite, scritte nero su bianco. “Stanotte è mancato un uomo. Un uomo giusto, in tutti i sensi. Un uomo silenzioso, un uomo che non amava le prime pagine, le cariche, la politica. Un uomo che amava Albenga, amava il volontariato, amava la sua bella famiglia, amava il suo lavoro. Un uomo che avresti voler avuto come figlio, nipote, fratello, amico. Un uomo che credeva in Dio e nella sua misericordia, dalle poche parole misurate, sempre discreto, sempre un passo indietro. Un uomo che amava la musica, la bella musica, amava soprattutto l’organo Serassi della Cattedrale, quasi fosse un figlio, un quarto figlio. Un uomo che sarebbe stato un ottimo amministratore, sarebbe stato un vero sindaco della città, perché in lui abbondava il buon senso e la giustizia. Un uomo che amava la cultura, il suo vivere tra la gente,il suo vestito da scout, il suo impeccabile papillon, la sua classica bicicletta. Un vero ingauno, un vero uomo di cinquantaquattro anni. Il suo nome? Luigi Costa!”.

“A nome del Rotary Club di Albenga: Luigi Costa, il nostro presidente, ci ha lasciati. Si è addormentato con il sorriso di sempre, con l’entusiasmo dei suoi progetti, con la dolcezza della sua amicizia e la forza silenziosa della sua fede. Sobrio, solidale, gentile, ci ha guidati con affetto in questa avventura di amicizia e servizio. Luigi ci consegna un importante insegnamento per l’integrità e la amabilità con le quali svolgeva il suo ruolo di padre, di figlio, di volontario, di scout, di rotariano. Tutto il Rotary si stringe ai suoi cari, alla moglie Francesca e alle splendide figlie Elisabetta, Vittoria e Ottavia. Riposa in pace, caro Amico, il Cielo veglierà sulla tua Famiglia…”.

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