Albenga. “Purtroppo la decisione della Corte Costituzionale non mi sorprende, visti gli ultimi orientamenti. Si tratta di un fatto gravissimo perché in questo modo si impedisce ai cittadini di dire la propria su questioni di grande importanza per la loro quotidianità. Ciò è anche il risultato dell’insufficienza della politica che non riesce a intervenire su fatti così vitali”: sono dure le parole di Fabio Cardone, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Savona, davanti alla bocciatura del referendum abrogativo della legge taglia-tribunali da parte della Consulta.
“Questa legge andava e va abrogata perché è in contrasto con la realtà in cui si trovano ad operare i tribunali italiani, con deficenze strutturali e disagi notevoli – prosegue Cardone – Oltretutto è in controtendenza con ciò che dice la legge di Stabilità secondo cui, purché gli oneri economici siano sostenuti dalle Regioni, il Ministero potrebbe stipulare una convenzione che ha per oggetto la riapertura delle sedi”.
“Nel nostro Paese ci sono situazioni davvero paradossali; solo per fare un esempio, in Piemonte, poiché Cuneo non ha un palazzo di giustizia, il tutto viene spalmato tra uffici di Cuneo stesso, Saluzzo e Mondovì, con cittadini costretti a fare viaggi, anche costosi, per poter esercitare un diritto. E’ assurdo e una vera ingiustizia per i cittadini costretti a spostarsi per portare avanti cause anche di scarsa rilevanza” conclude Cardone. E intanto anche il destino della sede ingauna sembra ormai segnato.