Cronaca

Omicidio di Stella, i vicini: “Lavoratori e persone normali, venivano qui raramente d’inverno”

Stella. Frequentavano la casa di Stella Corona soprattutto d’estate e raramente arrivano d’inverno. Alessio Scardino, 33 anni, e Claudio Tognini, 35 anni, erano conosciuti solo pressappoco nel paese, sconvolto dalla tragedia della morte del quarantacinquenne Andrea Macciò, ucciso con un colpo di fucile partito accidentalmente nell’abitazione di Scardino, a Stella S. Giustina.

“Venivano qui soltanto d’estate, già da anni – riferisce una vicina – D’inverno non c’era mai nessuno, tranne quale domenica, ma raramente. Noi non eravamo in casa: io lavoravo e mio marito non c’era, quindi non ci siamo accorti di nulla. Non li conoscevamo perché li vedevamo poco. Qui venivano con il padre in vacanza, però non li abbiamo mai visti con amici. Ci sembravano persone normali”.

Il titolare del bar dove i tre si ritrovavano abitualmente: “Li conoscevamo, certo, da tempo anche perché spesso frequentavano il bar. E’ stato un errore, una fatalità probabilmente, di cui si pentiranno per tutta la vita. Sono lavoratori. Venivano qui per vedersi e ritrovarsi ogni tanto, da buoni amici”.

Anche oggi la polizia ha svolto un sopralluogo nell’abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere di Macciò, avvolto in un sacco, appoggiato ad un muro. I due, che si sono costituiti ieri in Questura, hanno parlato di un errore, un colpo di fucile partito per sbaglio. Spaventati, avrebbero cercato di nascondere il cadavere, salvo pentirsi ieri pomeriggio e presentarsi davanti alla polizia con l’avvocato.

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