Cronaca

Autostop a mano armata a Savona: evaso il serial killer Bartolomeo Gagliano

carcere marassi

Savona. Deve rientrare in carcere a Marassi dopo un permesso premio e si accorge che è tardi, quindi decide di approfittare di un “passaggio” forzato. E’ l’ennesimo episodio che vede protagonista Bartolomeo Gagliano, 55 anni, serial killer accusato di tre omicidi.

Il fatto è accaduto poco le 6: un uomo che stava ormai ultimando le consegne per conto di un panificio (dove lavora a Savona) è stato avvicinato dal detenuto che, sotto la minaccia di una pistola, lo ha costretto ad aprirgli l’auto e a farsi accompagnare a Genova.

Prima di lasciare Savona, Gagliano ha obbligato la vittima a caricare in auto tre borse e durante il viaggio, tra le altre cose, ha confidato la realtà dei fatti: di aver bisogno di un passaggio fino a Genova per far rientro al carcere di Marassi entro le 9. Una volta arrivati nel capoluogo ligure, il serial killer ha fatto scendere la vittima in via De Marini e si è allontanato a bordo dell’auto.

Sul posto è intervenuta la volante del Commissariato Cornigliano e gli agenti, grazie al racconto del rapinato, sono riusciti a risalire all’identità di un savonese di 55 anni, detenuto presso il carcere di Marassi e in permesso premio a Savona, che avrebbe dovuto far rientro proprio quella mattina entro le 9.

Le indagini dagli uomini del Commissariato Cornigliano hanno consentito di accertare la responsabilità del 55enne, che è stato segnalato in stato di irreperibilità per il reato di rapina, non avendo fatto rientro in carcere.

E’ a Savona che Bartolomeo Gagliano, originario di Nicosia, è cresciuto con la famiglia. Risale al 1981 l’uccisione della prostituta Paolina Fedi, che lo minacciava di rivelare i dettagli della loro relazione alla fidanzata ufficiale di lui, all’epoca poco più che ventenne, che intanto aveva già prefissato la data delle nozze. Gagliano l’ha uccisa spaccandole la testa con un sasso.

Nel 1983 durante una licenza premio Gagliano ha sequestrato un’intera famiglia, poi un tassista, poi ancora una famiglia in un negozio e infine si è arreso alla polizia. Qui le analogie con il recente episodio. Dopo quel fatto, internato in un ospedale psichiatrico, ha conosciuto il genovese Francesco Sedda. E ne è nato un sodalizio criminale.

I due sono riusciti ad evadere e nel corso delle scorrerie criminali hanno ucciso un transessuale uruguayano, poi un travestito tossicodipendente e una prostituta. Poi nuovamente l’internamento psichiatrico e l’evasione: Gagliano è stato fermato con addosso materiali esplosivi, ha ferito una donna durante un rapporto sessuale, ha ferito un metronotte che l’ha sorpreso a rubare e infine è stato ritrovato armato e in possesso di droga. Ancora vari trasferimenti tra l’Emilia e la Liguria, sino alla recente ennesima vicenda.

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