Cronaca

Coldiretti Savona in prima linea in difesa del “made in Italy”: “Una battaglia per salvaguardare anche posti di lavoro”

Savona. Difendere il “made in Italy” significa salvaguardare la qualità dei nostri prodotti e i posti di lavoro, e diventa ancor più necessario in un momento di crisi che attanaglia e fa impennare i dati sulla disoccupazione.

L’accorato appello è di Maria Lucia Benedetti, direttore di Coldiretti Savona, che, insieme a una delegazione savonese, ha partecipato al presidio organizzato al valico del Brennero: “Al Brennero eravamo un bel gruppo di coltivatori diretti della provincia insieme a dirigenti della federazioni. Siamo andati di persona a verificare quale sia il traffico di Tir contenenti prodotti agroalimentari che arrivano in Italia da paesi stranieri e che poi il consumatore finale acquista senza conoscerne la provenienza. Abbiamo visto cisterne di latte e, ahimé, anche tante piante in vaso: sapendo che la Piana ingauna produce più di 100 milioni di piante in vaso, capite bene il nostro sconcerto nel vedere questo tipo di importazione di piante che finiscono poi in Toscana e Veneto facendo oltretutto un giro strano: vengono infatti prodotte in Ecuador e in vari Paesi africani e, attraverso l’Olanda arrivano nei nostri supermercati e negozi. Abbiamo il fondato sospetto che il consumatore finale attribuisca l’origine all’Italia quando di italiano hanno solo l’etichetta o il confezionamento”.

“Questo crea un danno generale non solo per il settore agricolo ma anche per tutto l’indotto artiiganale che risulterebbe compromesso – continua Benedetti – Ciò va a discapito dell’occupazione: se non viene acquistato italiano inevitabilmente si perdono posti di lavoro nel nostro Paese. Le produzioni vanno tutelate con etichettature precise e trasparenti sull’origine dei prodotti. Il consumatore deve sapere che tipo di merce va ad acquistare e da dove viene. Ci sono troppi prodotti che non hanno obbligo di etichettatura. L’identificazione di un territorio è un elemento importante per dare valore anche ai prodotti di origine vegetale”.

Una battaglia, quella di Coldiretti, che ha trovato il sostegno di istituzioni e politici di ogni schieramento. “Abbiamo mandato un ordine del giorno a tutte le amministrazioni comunali savonesi, al presidente della Privincia, ai deputati eletti sul territorio ligure. Un documento dove sono riportati i punti della nostra mobilitazione e, per ciò che concerne i parlamentari ‘nostrani’ una traccia di quella che può essere una proposta al ministro dell’Agricoltura. Abbiamo ricevuto risposte di adesione in maniera trasversale. C’è già una deliberaa di giunta da parte del presidente Vaccarezza, c’è stato un interesse da parte del segretario del Pd e dai parlamentari Franco Vazio e Anna Giacobbe. Ropeto: difendere la qualità dei nostri prodotti è fondamentale per difendere l’italianità e i posti di lavoro”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.