Liguria. Approvato all’unanimità l’ordine del giorno che impegna giunta e presidente ad attivarsi nelle sedi competenti perché siano riviste le misure di modifica alla regolamentazione attuale del risarcimento assicurativo dei danni ai veicoli.
“Siamo soddisfatti per la sensibilità dimostrata dalla Regione nei confronti delle istanze del nostro comparto, già penalizzato fortemente dall’attuale congiuntura economica negativa, e per l’impegno a rivedere il pacchetto di norme sulla riforma dell’Rc auto, varata dal governo, che limiterebbero gravemente anche la libertà degli automobilisti nella scelta dell’officina a cui rivolgersi per far riparare la propria auto” dice Pino Pace (nella foto), presidente regionale di Confartigianato Carrozzieri, in merito all’approvazione unanime dell’odg che impegna la giunta e il presidente ad attivarsi nelle sedi competenti perché siano riviste le misure di modifica alla regolamentazione attuale del risarcimento assicurativo dei danni ai veicoli.
“Il ‘pacchetto’ di norme sulla riforma dell’RC auto – spiega Pace – renderebbe nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti in Italia (600 solo in Liguria con 2000 addetti) che non operano in convenzione con le assicurazioni, e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia”.
“Questa norma – prosegue – è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizza tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro costringendole a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione e quindi la sicurezza stradale. A nostro avviso, con il provvedimento sulla riforma della Rc auto, si andrebbe in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore, visto che molte migliaia di carrozzerie indipendenti sarebbero messe fuori mercato, e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto”.
A dar ragione alle associazioni di categoria dei carrozzieri è anche il decreto legge “CrescItalia” varato il 24 gennaio 2012, dal quale, grazie alle battaglie delle tre associazioni, è stata eliminata proprio una norma che avrebbe limitato la libertà dei cittadini e altera la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto.
“Nel pacchetto di riforme proposte dal ministero dello Sviluppo economico e che noi contestiamo – aggiunge Pace – c’è anche l’invalidazione della cessione del credito: in pratica, se passasse questa misura, l’automobilista danneggiato non potrebbe più scegliere di lasciare il credito di risarcimento assicurativo al proprio carrozziere affinché quest’ultimo possa effettuare la riparazione in tempi congrui e certi. Infine, le compagnie di assicurazione vorrebbero abbassare i tempi per la richiesta di risarcimento danni, oggi fissati a 24 mesi, con conseguente limitazioni all’utente finale”.