Cronaca

Albenga, traffico di cocaina: i carabinieri sui tetti con i binocoli per seguire le mosse degli spacciatori

Albenga. Restano tutte in carcere le sei persone arrestate dai carabinieri di Albenga con l’accusa di aver messo in piedi un traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta di Francesco Cucinotta, 50 anni, siciliano residente a Milano (il corriere bloccato al casello), e di cinque marocchini: Hassan Elgaout, 45 anni, Mourad Elgaout, 26, Aberrazak Fathi, 20, Youssef Enasiri, 24, e Ali Ouabi, 20, che stamattina sono stati interrogati dal gip Fiorenza Giorgi.

In quattro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre in due hanno parlato davanti giudice, che ha poi convalidato tutti i fermi e disposto l’applicazione della misura di custodia cautelare in carcere. L’italiano, Francesco Cucinotta, ha ammesso di essere il corriere di una banda di narcotrafficanti milanesi di origine marocchina e di aver trasportato ad Albenga negli ultimi due mesi circa 3 chili di cocaina.

L’operazione dell’altra sera era la chiusura del cerchio di un’indagine iniziata nel settembre scorso e coordinata dal pm Chiara Venturi, condotta dagli uomini in borghese del capitano Michele Morelli. L’indagine ha portato nel corso dei mesi all’arresto di 17 cittadini marocchini tutti orbitanti tra le mura del centro storico dove si sentivano sicuri e dove davano gli appuntamenti ai clienti, ignari che i carabinieri del nucleo operativo armati di binocolo si appostavano sui tetti per monitorare gli incontri.

I militari dell’Arma da un po’ tenevano d’occhio, in particolare, le barriere dell’Autofiori perché sospettavano l’arrivo di un carico di stupefacenti. Una tesi che ha trovato conferma poco dopo le 20 di sabato, quando l’Audi A3 guidata da Cucinotta è uscita dall’autostrada.

L’auto è entrata nel posteggio del casello, dove ad attenderla c’era il nordafricano Hassan Elgaout, detto “il biondo”. L’italiano ha parcheggiato ed è salito sulla Renault Scenic dell’extracomunitario. Cucinotta a quel punto ha consegnato al complice cinquecento grammi di cocaina, ricevendo in cambio 7.500 euro in contanti.

I carabinieri hanno subito bloccato la coppia e poi si sono diretti nell’abitazione del marocchino per una perquisizione. Nell’appartamento del nordafricano a Vadino c’erano i suoi quattro connazionali, tutti clandestini, che secondo gli investigatori si sarebbero dovuti occupare della vendita della cocaina al dettaglio. Nell’appartamento sono stati trovati altri 35 grammi di droga e 23 mila euro.

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