Tagli alla cultura, ad Albenga c’è chi dice no: “Kronoteatro” si prepara al debutto della stagione

Albenga. Cultura, tagli, precarietà. Un’associazione quasi automatica di questi tempi, uno stonato liet motiv che siamo oramai abituati a sentir girare nelle orecchie, quasi assuefatti. Ma non tutti si arrendono a questa incomprensibile volontà di declino, masochismo per un Paese che su arte e cultura ha costruito parte importante della sua identità; tra loro sicuramente c’è Kronoteatro, da anni in prima linea ad Albenga, e che per meglio affrontare la battaglia ha deciso di mettersi “In trincea”.

E’ questo infatti il titolo della 7ª Edizione della KronoStagione Albenga, metafora bellica prestata all’arte con la quale non si intende certo ostilità verso l’esterno o staticità. “In trincea. Combattiamo, difendiamo le nostre posizioni, resistiamo, in attesa di tempi migliori” dicono i protagonisti di questa stagione teatrale. Quindi bisogna consapevolmente resistere, investire e rinnovarsi; ecco allora spuntare in cartellone novità e nuove offerte di fruizione: proposti fuori abbonamento troveremo quest’anno, il lavoro ironico ed aggressivo di Fibre Parallele, una produzione degli stessi Kronoteatro allestita nell’Ex Biblioteca Civica e un appuntamento serale di tutt’altro tenore, che darà l’opportunità di passare a genitori e figli una speciale serata di condivisione, grazie alla produzione internazionale di teatro per i ragazzi dei Rodisio.

Una stagione composita, resa possibile grazie al decisivo contributo di Compagnia di San Paolo, oltre che del Comune di Albenga, della Regione Liguria – Settore spettacolo e della Provincia di Savona, senza dimenticare gli sponsor privati dello stesso territorio albenganese che da sempre sostengono le manifestazioni della compagnia teatrale ingauna.

Concentrando lo sguardo sul programma, ad inaugurare questa fiera 7ª Edizione sarà il 20 Novembre lo spettacolo per ragazzi Compagni di Banco, di cui è già prevista una doppia replica viste le numerose adesioni al lavoro dei piemontesi Teatro Distinto. Venerdì 13 Dicembre si parte invece con gli spettacoli serali e sale l’aspettativa per il ritorno di Saverio La Ruina, autore e attore tra i più premiati in questo momento del teatro italiano: per Italianesi ha vinto il Premio Ubu come migliore attore italiano 2012 e la capacità di narrazione dell’interprete calabrese ne fa un capolavoro da non perdere.

Il nuovo anno si inaugura all’insegna di un classico per eccellenza, il “Romeo e Giulietta” di W. Shakespeare nella rivisitazione del progetto Factory Compagnia, unione di attori da quattro compagnie teatrali del leccese, andrà in scena il 24 Gennaio. Pinocchio è invece il titolo dello spettacolo dei sempreverdi Babilonia Teatri, che nonostante qualche grida di scandalo provocate l’ultima volta che si sono esibiti qui in provincia, hanno continuato a mietere successi in giro per l’Italia fino a quella che non è certo una rivisitazione del classico di Collodi, ma uno straordinario spettacolo ottenuto da un intenso e generoso lavoro con persone uscite dal coma che ne sono i protagonisti; vedremo se il 7 Febbraio avverrà la riconciliazione tra il pubblico ingauno e gli artisti veronesi…

Tocca poi agli spettacoli per ragazzi al mattino Teatro Ridens, della premiata compagnia Donati & Olesen di Perugia, divertentissimo spaccato sulle tecniche del riso dedicato alle scuole medie in scena Giovedì 13 Febbraio, e il più classico racconto inglese I tre porcellini, dei perugini Fontemaggiore, spettacolo indicato a tutto il ciclo della scuola primaria, Giovedì 28 Febbraio. Il primo spettacolo fuori abbonamento si terrà Mercoledì 13 Marzo, si tratta di Furie de sanghe, che significa, in dialetto barese arcaico, emorragia celebrale: sono i cattivi pensieri, le fissazioni, sangue che si sversa in dolore, rumore, amplificazione della piccola violenza quotidiana restituita dal palco con la stessa violenza di un colpo di mannaia…

Lo spettacolo di Fibre Parallele è la prima tappa proposta da Kronoteatro a chi desidera conoscere i nuovi linguaggi e umori della scena teatrale contemporanea. Passano pochi giorni e cambia completamente l’atmosfera della serata: il 21 Marzo, sempre fuori abbonamento, un evento speciale per genitori e figli, invitati insieme a teatro ad essere partecipi di quell’inno alla libertà, alla creazione, alla follia dell’arte quale è l’ Ode alla vita della compagnia Rodisio di Parma. Tornerà poi a calcare il palco dell’Ambra, Venerdì 4 Aprile, Gianfranco Berardi, così apprezzato dal pubblico albenganese lo scorso anno in apertura di stagione; In fondo agli occhi è uno spettacolo autobiografico, sulle tematiche della crisi e della malattia: la cecità dell’attore pugliese diviene metafora di un Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via di uscita, per la regia dell’argentino César Brie.

Spettacolo dedicato ai più piccoli della scuola dell’infanzia è invece Storia di un palloncino, in scena Giovedì 10 Aprile, dove il brioso e divertente Silvano Antonelli accompagna la narrazione con disparati e improbabili “strumenti musicali” – produzione Stilema Unoteatro, Torino. Altra novità in chiusura di stagione, la compagnia di casa ha scelto di rappresentare la primissima produzione che ha dato poi avvio a tutte le successive attività, Orfani – la nostra casa in scena Sabato 24 e Domenica 25 Maggio, aprendo per l’occasione lo spazio che costituisce ora la propria sede: l’Ex Biblioteca Civica in via Enrico D’Aste 6, nel centro storico della città. Spazio che si vorrebbe allestire sempre più a sala teatrale e che costituisce secondo gli organizzatori “il primo vero passo verso quella che riteniamo essere una risorsa ancora mancante per Albenga e il suo vasto comprensorio: un Teatro”. O meglio, uno spazio multidisciplinare gestito in maniera professionale e aperto tutti i giorni; e lo sguardo si rivolge naturalmente all’Astor e al suo futuro.

Tornando all’oggi, non si può non notare come Kronoteatro investa ancora, in lotta contro la crisi del settore, aumentando l’offerta al pubblico sia per numero di spettacoli che per varietà: ce n’è per tutti i gusti, dal classico rivisitato, all’appuntamento per famiglie, agli spettacoli più “duri”, ironici e contemporanei.
Una stagione da partecipare. Con l’elmetto in testa.

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