Cronaca

Savona, bandito delle farmacie: “Non sono responsabile di tutte le rapine”

Savona. Ha ammesso di essere l’autore di quattro rapine – quelle alle farmacie Fasce, Torretta, Saettone e Padovani – ma di non avere responsabilità per gli altri colpi attribuitigli, ossia quelli ai danni del “Coky Bar”, della parafarmacia “Essere Benessere” e della tentata rapina al distributore della Esso.

Questa la posizione di Nicola Russo, il bandito delle farmacie savonesi arrestato ieri grazie a un’azione congiunta tra carabinieri e polizia, e oggi interrogato dal gip Donatella Aschero (l’avvocato difensore è Marco Iovino).

Nell’occasione, il 35enne napoletano, già in regime di semi-libertà e con precedenti per rapina e omicidio, ha detto di non c’entrare nulla con gli altri tre fatti dei quali è accusato, e questo per due motivi: primo, per gli orari durante i quali sarebbero state portate a termine le rapine. L’uomo infatti dalle 15 alle 17 svolgeva opera di volontariato presso l’oasi felina di Legino (qui, tra l’altro, Russo aveva un capanno in cui nascondeva i suoi bottini) per cui ha sostenuto di non poter essere lui il bandito che ha saccheggiato il Coky bar, così come la parafarmacia o che ha tentato di portar via i soldi al distributore.

In questo ultimo caso, poi, il 35enne sostiene di essere un frequentatore di quella pompa di benzina, dal momento che spesso si riforniva lì di carburante per il proprio scooter (il distributore infatti è vicino al monolocale di via Famagosta affittato dalla compagna e che il rapinatore utilizzava come base). Sarebbe stato un pazzo, dunque, a colpire proprio in un luogo in cui sarebbe stato facilmente riconoscibile. Questa la sua versione dei fatti. Versione, che ovviamente, non gli risparmia la permanenza in carcere.

L’uomo è accusato di aver colpito almeno 7 volte, dal primo novembre ad oggi. Per catturarlo, gli uomini del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Savona e gli agenti della Squadra Mobile hanno lavorato a stretto contatto, portando a termine un’operazione congiunta che ha dato ottimi frutti.

Russo è stato individuato dagli uomini dell’Arma in borghese dopo aver portato a termine l’ultima rapina ai danni della farmacia Padovani di via Chiavella. A incastrarlo, il suo abbigliamento (portava scarpe Adidas di un modello piuttosto vecchio) e la sua camminata ciondolante.

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