Pietra Ligure. In riferimento ad alcune considerazioni espresse recentemente dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pietra Ligure, Dario Valeriani, relativamente all’emergenza affitti (20 sfratti esecutivi), l’Unione di Popoli e Comunità per il Carmo Unito rende note le proprie osservazioni e le conseguenti proposte.
“Rubare ai poveri per dare ai ricchi: l’assessore Valeriani propone di riattivare ‘il fondo affitti’ per sostenere il reddito delle famiglie in difficoltà – affermano i portavoce di Carmo Unito -. Noi vorremmo far notare che il ‘fondo affitti’ è finanziato con una politica fiscale che storicamente in Italia grava sui ceti medi o medio bassi. Le proprietà immobiliari in locazione, invece, sono concentrate per lo più nelle mani di pochi, il cui reddito li colloca in una fascia alta o medio alta”.
“Da ciò – proseguono – consegue che l’assessore propone di usare le scarse finanze del Comune per continuare ad arricchire i ricchi. Ci si stupisce che l’assessore Valeriani non si sia preoccupato di affrontare il problema della crisi occupazionale (sia dei lavoratori dipendenti che dei lavoratori autonomi) e dei redditi conseguenti che sarebbero necessari per garantire una vita dignitosa… compreso l’uso di un’abitazione. Noi riteniamo necessario curare quest’aspetto della socialità affinché a ognuno sia garantita una vita libera dal bisogno e dall’assistenza del fondo affitti. Per questo proponiamo di avviare una riflessione sul tema del lavoro vicinale per assistenza anziani e bambini, manutenzione, pulizia, eccetera, che potrebbe essere compensativo della locazione. Riteniamo inoltre che sia necessario avviare una più ampia riflessione sull’emergenza occupazionale in atto per individuare strategie e soluzioni”.
Carmo Unito avanza così le proprie proposte: “Riteniamo che sia necessario mirare a una più corretta gestione delle risorse e a un riequilibrio delle differenze. Concretamente auspichiamo una politica fiscale più accorta (verificare che tutte le locazioni siano dichiarate e registrate; controllare che l’edilizia residenziale sia davvero tale e non nasconda le speculazioni dei soliti noti; aggiornare il catasto degli immobili e dei terreni; creare un ufficio municipale per la gestione delegata degli immobili con contratto equo e garantito ed agevolazioni fiscali)”.
“E ancora – proseguono – la creazione di un’anagrafe dei bisogni e delle opportunità che metta in rete i cittadini (e non le agenzie immobiliari, come proposto dall’assessore); la predisposizione di un censimento degli immobili pubblici e privati (della diocesi per esempio) che sono stati espressamente destinati ai bisognosi da lascito testamentario; il finanziamento, in conseguenza delle azioni succitate, di case sociali, composte da più unità abitative con servizi in comune; la riduzione dei costi di gestione degli immobili in affitto per esempio con l’introduzione dei contatori nelle singole unità abitative; la garanzia di una gestione degli immobili (pubblici e privati) coerente con gli articoli 41 e 42 della Costituzione”.
“Un impegno per il futuro – concludono -: l’Unione di Popoli e Comunità per il Carmo Unito si propone di rendere quanto sopra un impegno elettorale; una priorità da rispettare, qualora fossimo chiamati ad amministrare il paese, per noi e per i nostri eventuali alleati”.