Altre news

“Orientagiovani”, indirizzi tecnici e lingua inglese: le carte giuste per “giocarsi” il futuro

Savona. Circa 300 tra studenti e professori provenienti dalla quasi totalità degli istituti superiori del Savonese sono coinvolti nell’evento locale della Giornata Nazionale Orientagiovani, dal titolo “Pensare in avanti per realizzare il proprio futuro – Scienza e tecnica, fattori concreti per la crescita” organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Savona presso la Fortezza del Priamàr di Savona.

Un’occasione per presentare ai giovani le professioni del futuro legate al settore tecnico-scientifico e una risposta concreta per reagire a quella sensazione di sfiducia diffusa che deriva oltreché dalla difficile congiuntura anche dal mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro che caratterizza oggi il mercato del lavoro in Italia. Con questo format l’Unione Industriali di Savona rinnova il proprio impegno per l’orientamento scolastico, organizzando ogni anno la giornata dedicata all’incontro tra imprenditori e studenti delle scuole superiori.

L’obiettivo è ribadire il carattere operativo della scienza e della tecnica e rendere consapevoli i ragazzi dell’importanza di queste materie, come chiave per accedere al mondo del lavoro. Le imprese del territorio, sempre alla ricerca di diplomati e laureati, diventano, per l’occasione, alleate della scuola e attraverso il contatto diretto e la testimonianza dei manager, i ragazzi potranno scoprire le caratteristiche del tessuto produttivo locale o quali sono le professioni più richieste dalla realtà industriali più importanti della provincia.

“Siamo qui per parlare del futuro di questi ragazzi che hanno da fare scelte importanti – dice Mattia Noberasco, Presidente dei Giovani Imprenditori di Savona e Direttore Generale della Noberasco SpA, azienda che in questo periodo sta realizzando il suo nuovo stabilimento produttivo a Carcare – Sappiamo quale distanza ci sia oggi tra le esigenze delle imprese e le professionalità di questi ragazzi, per cui l’obiettivo di oggi è spiegare quali siano le effettive esigenze delle aziende e avvicinarle al percorso formativo che faranno in futuro questi ragazzi”.

“Come consiglio direi loro di dare importanza allo studio della lingua inglese, troppo spesso trascurato, e di fare esperienze all’estero per imparare a comprendere la lingua – dice Noberasco – L’università non è un passo obbligatorio per avere un lavoro: noi, ad esempio, abbiamo bisogno di diplomati tecnici. L’ università è importante però deve essere finalizzata a un obiettivo occupazionale, senza perdersi in facoltà che generano disoccupati”.

“Credo che i giovani debbano credere che noi crediamo in loro, quindi iniziative come questa devono servire a rafforzare questo concetto – commenta l’assessore provinciale Santiago Vacca – Viaggiando molto, ho visto che i giovani fuori dall’Italia sentono molto di più un senso di responsabilità che li porta a cercare una strada per il futuro. Ora il nostro mestiere è quello di guida, sia come genitori sia come amministratori locali”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.