Le associazioni di pendolari: “No alla guerra tra Regioni, no ai tagli nel Ponente”

stazione, pendolari

Regione. Non piace alle associazioni la posizione dell’assessore regionale Enrico Vesco sulla riorganizzazione del trasporto ferroviario. Ieri Vesco ha proposto il taglio della coppia di R 6167 e 6166 sulla Acqui-Genova, come già annunciato, ma – sottolineano i pendolari – “nessun finanziamento della regione Liguria per le attuali tre coppie di treni (fino ad oggi finanziati dal Piemonte) lungo la tratta Ventimiglia – Taggia e di tutti i prolungamenti dei treni in arrivo da Torino e diretti a Ventimiglia che, dal 14 dicembre, si fermeranno a Savona”.

“Questa impostazione è irricevibile – affermano – La soppressione del R 6166 è inaccettabile perché questo è un treno importantissimo per centinaia di pendolari. Con la soppressione del 6166 significherebbe passare ad un treno all’ora fra le 17 e le 20, nel periodo di massima punta per il ritorno a casa. Lasciare il Ponente ligure senza alcun servizio ferroviario sostitutivo a quello fino ad oggi garantito dai finanziamenti del Piemonte significa isolare un terzo della nostra Regione per parecchie ore al giorno, impedendo la mobilità a migliaia di studenti e di lavoratori”.

“Pendolari, ambientalisti e consumatori rifiutano questa assurda guerra fra Regioni messa in piedi dagli Assessori Vesco e Bonino – comunicano – Fanno appello alle realtà territoriali locali in Valle Stura affinché non cadano nel tranello di pensare che la salvezza dei propri treni passi attraverso il taglio di altri, che danneggiano altri cittadini di altre parti della Regione”.

Pendolari, ambientalisti e consumatori chiedono: “Che nell’immediato la Regione Liguria non proceda ad alcun taglio sulla Genova-Acqui e che si assuma il finanziamento delle tre coppie di treni cancellati dal Piemonte nelle tratte liguri. Sia convocato con urgenza un Consiglio regionale monotematico, che contestualmente affronti il tema del trasporto ferroviario ligure nel suo complesso. Che i presidenti Cota e Burlando chiedano con massima urgenza un incontro al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi con all’Ordine del Giorno l’assegnazione specifiche di risorse per i treni sovraregionali delle due Regioni. La Regione Liguria cambi finalmente la propria politica: eserciti pressione sul governo per maggiori risorse per il trasporto pubblico, si attivi per recuperare risorse aggiuntive, riduca gli sprechi a tutti i livelli, ridefinisca le priorità nei capitoli di spesa e faccia finalmente programmazione seria, avviando al più presto uno studio per la revisione totale dell’orario 2015, che dovrà essere improntato alle reali esigenze di mobilità dei cittadini e dei pendolari, realmente integrato con tutto il trasporto pubblico e strutturato a maglie cadenzate di facile fruibilità”.

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