Cronaca

A giudizio per abuso d’ufficio e falso: la dirigente del Comune di Andora Nicoletta Oreggia assolta

tribunale Savona

Savona. In qualità di dirigente dell’ufficio demanio ed urbanistica del Comune di Andora era finita a giudizio per abuso d’ufficio e falso. Questa mattina però l’imputata, Nicoletta Oreggia, è stata assolta perchè il fatto non costituisce reato dal Collegio del tribunale di Savona (il pm aveva chiesto tre anni di reclusione).

A Nicoletta Oreggia, difesa dall’avvocato Marco Altamura, veniva contestato di aver commesso una serie di presunti abusi d’ufficio, tra il 2005 e il 2008, per alcune pratiche di condono edilizio e per la concessione rilasciata ad alcuni dehors del lungomare. Nei casi finiti nel mirino della Procura, i condoni edilizi e le concessioni riguardanti i dehor realizzati, relativi a zone vincolate, secondo l’accusa non sarebbero stati regolari.

La difesa aveva invece sempre respinto le contestazioni facendo notare che il dirigente aveva chiesto in più occasioni un parere ai competenti uffici regionali, ricevendo risposta positiva e quindi “mandando avanti” le relative pratiche. Proprio sulla base di questa spiegazione, in udienza preliminare, il giudice Aschero aveva ritenuto di assolvere la dirigente, “perché il fatto non costituisce reato”, da 26 ipotesi d’accusa su 49. “In realtà i pareri regionali erano stati chiesti per gruppi di materie, e quindi a nostro avviso coprivano tutte le ipotesi contestate, certificandone la compatibilità con le normative regionali” aveva precisato il difensore Altamura.

“Esprimo con tutta l’Amministrazione ed i dipendenti del comune di Andora l’estrema soddisfazione per l’assoluzione piena del nostro Dirigente dell’Area Tecnica Ing. Nicoletta Oreggia. Non ho mai avuto dubbi sul comportamento professionale del nostro funzionario e mi aspettavo l’assoluzione, arrivata dopo un impegnativo procedimento durato ben cinque anni, che ha preso in considerazione ben 100 pratiche edilizie trattate dal nostro Ufficio Tecnico” sono le parole con cui il sindaco Franco Floris ha accolto il verdetto.

“La sentenza dimostra che la nostra dirigente ha lavorato seriamente e con grande professionalità applicando correttamente e con trasparenza le norme. La sentenza ha dimostrato l’onestà del suo operato. Vorrei comunque sottolineare che lavorare in un Comune è divenuto negli anni sempre più complicato a causa delle tantissime norme, alcune anche in contraddizione fra loro, che spesso si susseguono e creano enormi difficoltà procedurali a chi le deve applicare” conclude Floris.

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