Economia

Crisi Reefer: sospesa fino al 30 novembre la procedura di mobilità

Protesta Reefer Vado

Savona. E’ ripreso, questa mattina, presso la sede dell’Autorità Portuale di Savona, il confronto, avviato il 19 ottobre, nell’ambito della vertenza avente come oggetto la messa in mobilità di 66 lavoratori dipendenti del Reefer Terminal.

Dopo una serie di incontri fra le parti nelle scorse settimane, oggi azienda e sindacati hanno condiviso un percorso che vedrà per una ulteriore sospensione della procedura di mobilità da parte della società Reefer per i lavoratori e la ricerca, emersa per la prima volta, di una possibile alternativa ad essa per il personale eventualmente dichiarato in esubero.

Entrambe le parti hanno confermato la disponibilità a verificare ipotesi operative inerenti il contratto integrativo aziendale, l’organizzazione del lavoro e l’individuazione di ammortizzatori sociali idonei ad accompagnare la ristrutturazione aziendale.

Le organizzazioni sindacali presenti all’incontro, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil, Claudio Schivo, Roberto Speranza e Franco Paparusso, oltre a Marco Odone (Uil regionale) nonché le Rru della Società Reefer Terminal hanno ribadito anche la necessità di accelerare il lavoro del tavolo istituzionale di supporto, che il 22 novembre vedrà presenti Regione Liguria, Gruppo GF.

Nel frattempo e fino al 30 novembre continuano ad essere sospesi i termini della procedura di riduzione del personale che era stata avviata da Reefer.

Autorità Portuale di Savona, con il presidente Gian Luigi Miazza ed il segretario generale Roberto Visintin, e Unione Industriali, con il direttore Alessandro Berta e il dirigente Mattia Minuto, si sono impegnati a sollecitare il coinvolgimento degli enti locali con l’obiettivo di arrivare entro il 30 novembre alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che delinei come accompagnare il processo di riorganizzazione interno all’azienda, rappresentata dall’amministratore delegato Alessandro Piccardo.

“Si è fatto un passo avanti importante all’interno del percorso iniziato il 19 ottobre – spiega il presidente dell’Autorità Portuale Gian Luigi Miazza –. E’ stata introdotta per la prima volta la possibilità di evitare una procedura di collocazione in mobilità forzosa collegata alla condivisione di strumenti alternativi, gli ammortizzatori sociali, e concrete soluzioni che accompagnino il superamento del momento di crisi aziendale. Importante sarà l’intervento degli enti locali, Regione e Provincia in particolare, nel corso degli incontri da calendarizzare entro la fine di questo mese”.

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