Politica

Conferma aliquote Imu a Cairo, la minoranza: “Cairesi non sono cittadini di serie B, vanno aiutati”

Cairo

Cairo M. Sulle aliquote Imu nel Comune di Cairo Montenotte interviene il consigliere di minoranza Maurizio Briano: “Il titolo che ci viene in mente è: ‘Non ci resta che piangere’. Infatti, con le famiglie che non arrivano a fine mese, le aziende che chiudono, falliscono, oppure proseguono la loro attività con tagli al personale e riduzioni di orario, che significano sempre meno soldi in busta paga a fine mese, voi confermate l’aliquota record del 10,2 per mille sulle seconde case e sui fabbricati non ad uso abitativo, ma commerciali, artigianali ecc”.

“Innanzitutto – prosegue Briano – va detto che le seconde case qui a Cairo non sono come per la Riviera quelle dei vacanzieri, ma spesso sono proprietà frutto di passaggi ereditari, soprattutto nelle zone rurali o di periferia non certo di grande valore. Con un’aliquota del genere voi farete pagare una cifra altissima su fabbricati con valori di mercato bassi o al più medio-bassi, tra l’altro difficilmente piazzabili sul mercato vista la crisi nerissima in atto nel settore immobiliare. Almeno vista la grande novità normativa dell’IMU 2013 rispetto all’IMU 2012, che permette ai Comuni di rendere assimilabile alla prima casa (quindi esente) le seconde case quando queste sono concesse in uso ad un parente di primo grado (ad esempio un figlio), potevate recepire questa norma nel regolamento. Questo avviene, infatti, in moltissimi Comuni italiani, come già avveniva in passato per la vecchia ICI, molti di questi sono anche in Valbormida, ma per Cairo niente, neppure questa agevolazione che ci pare logica e condivisibile viene concessa. Insomma per quanto riguarda le tasse da pagare i cittadini cairesi sono sempre cittadini di serie B”.

“Unica nota positiva il dietrofront sull’aliquota Imu prima casa che, con intelligenza, mantenete invariata al 5,7 per mille. In Commissione Bilancio, giovedì scorso, l’Assessore Valsetti ci comunicava che si sarebbe passati al massimo di legge, cioè il 6 per mille, ma poi il Governo ha capito che molti Comuni se ne stavano approfittando per cercare di avere un ritorno maggiore. Quindi tra le varie ipotesi si sta facendo strada, che la differenza tra l’aliquota IMU prima casa 2012 e l’aliquota IMU prima casa 2013 sarebbe a carico dei cittadini che quindi pagherebbero di tasca loro la furberia delle varie Amministrazione che ‘ci hanno provato'” conclude il consigliere Briano.

“I cittadini cairesi, costretti a pagare l’IMU più alta tra i Comuni valbormidesi, ora verranno ulteriormente gravati dalla Tares che porterà, in alcuni casi, anche all’aumento dell’80% rispetto alla Tarsu 2012, che potevate tranquillamente mantenere anche quest’anno facendo risparmiare ai cittadini un bel gruzzoletto. Se la situazione oggi per il nostro Comune è arrivata a questi punti critici dove non si trovano più i soldi per far nulla, neppure le cose di ordinaria amministrazione come ad esempio la manutenzione delle strade, la pulizia dei fiumi e dei rii minori, ma addirittura cose molto più banali da un punto di vista della spesa come riuscire a tenere aperto un bagno pubblico o cambiare dei cartelli nella centralissima Via Roma per non far circolare come bolidi le biciclette e mille altre cose, grandi e piccole, la colpa è di chi ha governato negli ultimi sei anni e mezzo, cioè voi”.

“Noi più volte vi abbiamo chiesto di avere con voi una fattiva e costruttiva collaborazione per poter discutere, suggerire, valutare come impiegare le risorse sempre più esigue a disposizione. Non una richiesta per avere un qualcosa in cambio, ma semplicemente un’esigenza di partecipazione, di essere coinvolti nelle difficili scelte dovute alla crisi in atto nel Paese. Questo purtroppo, nonostante le promesse, non è mai avvenuto. Ci troviamo per l’ennesima volta ad esaminare scelte operate sulla nostra pelle e sulla pelle dei cairesi, senza mai essere consultati, con gli aumenti che provocherà mediamente la nuova Tares, un’aliquota Imu alle stelle senza alcuna delle agevolazioni che la legge avrebbe permesso. Le vostre scelte saranno pure dovute, ma certamente non sono in alcun modo concordate. Manifestiamo in questa sede tutto il nostro rammarico per non essere mai stati consultati alla stesura di questo bilancio. Un contributo disinteressato che volevamo dare, solo per il bene della nostra città, ben consapevoli che avete i numeri per approvarlo senza i nostri voti. Non avendo in alcun modo potuto partecipare al dibattito politico e trovandoci di fronte a scelte già confezionate e non decise non possiamo far altro che esprimere il nostro voto sfavorevole”.

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