Genova. Sono cinquecentomila i malati in Liguria con una o più patologie allergica, di cui la metà solo a Genova. Rappresentate tutte le fasce d’età, da quella infantile a quella adulta, sicuramente quella più interessata è quella pediatrica e quella giovanile. In questi ultimi anni però, oltre ad essere diventate più complesse e con un maggiore grado di severità, a causa di fattori ambientali e di stili di vita, aumentano i soggetti coinvolti nelle fasce d’età adulte ed anziane. Aumentano i soggetti ultra sessantenni che sviluppano un’asma allergica, in particolare donne post menopausa.
E’ questo il quadro dell’allergologia in Liguria, presentato a Genova durante la giornata conclusiva del congresso internazionale “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases”, con contributi da parte di 500 specialisti da tutto il mondo. Un appuntamento dedicato alle malattie allergiche e respiratorie, con l’obiettivo di discutere ed analizzare le nuove conoscenze scientifiche e competenze cliniche alla luce dei progressi della ricerca scientifica, con una profonda attenzione alle linee guida internazionali e agli studi provenienti dall’Europa e dall’America.
Il congresso HighLights è promosso da Giorgio Walter Canonica, clinica di Malattie Respiratorie e Allergologia nell’Università di Genova, con “L’obiettivo – spiega il professor Canonica – è quello di poter scambiare le opinioni a livello internazionale e, per quanto riguarda la comunità italiana, di interagire e prendere spunto dalle esperienze provenienti da diversi continenti: dal Giappone all’India, dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Scozia e dall’America Latina. Sono previste circa 500 persone provenienti dall’Italia, a cui si aggiungono gli specialisti dagli altri continenti”.
“Per quanto riguarda la Liguria – aggiunge il professor Canonica – essendo la regione ‘più vecchia’ d’Italia, maggiore è anche la presenza di malati affetti da BPCO, patologia che interessa di più la popolazione anziana rispetto a quelle più giovani. Uno studio regionale, condotto anche dal Dr. Renato Ariano, ha monitorato 27 anni di calendari pollinici: durante questo arco temporale le stagioni di pollinazione sono profondamente mutate. Si è così dimostrato che, in un anno, la parietaria aveva 85 giorni in più di pollinazione, provocando di conseguenza un forte aumento di periodi con sintomi. A ciò contribuisce ovviamente l’inquinamento e il riscaldamento globale”.
Mentre migliora la qualità dell’immunologia in Italia, al pari passo con il resto del mondo, si registra un fenomeno di notevole importanza, ossia la difficoltà di rimborso, ad esempio l’Immunoterapia Specifica. Essendo questo di rimando territoriale, sono poche le regioni che indennizzano questa terapia. “Se in Lombardia, ad esempio, il rimborso è totale – spiega Canonica -, nella maggior parte delle regioni questo ancora non avviene. In Liguria il rimborso è parziale, proporzionale al reddito del paziente. A tal ragione lancio un appello alle singole regioni, affinché ognuna si muova per tutelare i propri cittadini: occorre non soltanto aiutare i pazienti nel sostenimento di tali spese, ma anche sensibilizzare per far conoscere queste malattie e le relative terapie, su cui c’è ancora scarsa informazione specifica. Difatti quando i sintomi esplodono, potrebbe essere troppo tardi per una cura efficace”.
Le allergie più frequenti nella Liguria, oltre alle allergie agli acari della polvere, è la parietaria l’allergene più importante, caratteristico della nostra regione per una questione climatica. Ma anche i pollini di alberi, soprattutto betulla, nocciolo, carpino. Questi allergeni fanno sì che la nostra popolazione, da un punto di vista allergologico, sia simile a quella della Svezia. I periodi dell’anno più a rischio per i pazienti sono quelli legati alla fioritura di queste piante. Dall’inizio della primavera in poi, il primo polline che troviamo è il cipresso, molto allergenico che provoca congiuntiviti molto forti ed asma, che fiorisce già nel periodo di dicembre e gennaio. Subito dopo nocciolo e carpino, tra febbraio ed aprile; maggio parietaria ed ulivo, giugno parietaria e graminacee. Nel periodo di settembre c’è spesso una rifioritura della parietaria, che si dimostra un polline presente durante gran parte dell’anno.
Per quanto riguarda gli allergeni più pericolosi in Liguria per fasce d’età, gli acari della polvere sono il primo allergene respiratorio incontrato dai bambini, ma spesso si sensibilizzano rapidamente anche ai pollini in età infantile. “Le allergie alimentari – afferma la Prof.ssa Paola Minale, Allergologa Ospedale San Martino di Genova –sono più frequenti nell’età infantile, quando l’immaturità del sistema gastrointestinale può portare a queste sensibilizzazioni allergiche, che però si perdono nel tempo. Gli ingredienti più denunciati in questa fascia d’età sono latte e uova. Alimenti trasversali, pericolosi per bambini ed adulti, sono semi e noci, come nocciole, mandorle, sesamo”.
“Strettamente legato a questo tema è l’approfondimento dell’asma tardiva nell’anziano – aggiunge il dottor Renato Ariano, membro direttivo Allergologi Ospedalieri – poiché è dimostrato come dopo i 65 anni possa insorgere un’asma allergica dovuta a sensibilizzazione tardiva. Queste osservazioni corrispondono alle attuali visioni sull’incremento delle malattie allergiche che sono state confermate da recenti studi presentati anche al congresso”.