Cronaca

Centrale a carbone di Vado, appello alla Regione: “Evitare una nuova Ilva”

tirreno power

Vado L. “Lo scorso mese come Gruppo Federazione della Sinistra – Rifondazione abbiamo depositato un’Interrogazione a risposta scritta sulla centrale a carbone di Vado Ligure e Quiliano. Un’interrogazione quanto mai attuale anche a seguito degli sviluppi di queste ore. Si è, infatti, registrata una svolta nell’inchiesta avviata dalla Procura di Savona con i primi indagati per “disastro ambientale”. A confermarlo è lo stesso Procuratore capo Francantonio Granero che però ha ritenuto, per motivi legati allo sviluppo delle indagini che sono tuttora in corso, di non svelare né i nomi né il numero esatto delle persone iscritte nel registro degli indagati”. Così in una nota Giacomo Conti della Federazione della Sinistra sull’inchiesta legata alla centrale a carbone di Vado Ligure.

“La vicenda della centrale di Vado Ligure e Quiliano ha le sue radici nella privatizzazione dell’energia elettrica. Scelta sbagliata che oggi stiamo pagando. Le bollette non sono diminuite, come avevano subdolamente fatto credere i sostenitori del “privato è bello”, e il privato, in questo caso Tirreno Power, ha tutto l’interesse a continuare nell’utilizzo del carbone uno dei combustibili meno costosi, ma più inquinanti” aggiunge la nota.

“Il nodo della vicenda risiede qui, in una scelta politica che la politica deve avere il coraggio di fare: puntare sulle energie rinnovabili. E sarebbe importante che la politica, e in prima istanza la Regione, intervenisse per evitare che la centrale di Vado Ligure e Quiliano diventi una nuova Ilva”.

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