Finale. Castel Govone escluso dal progetto “Liguria Heritage”, il portale internet che mette in rete le eccellenze storico-artistiche del territorio ligure. “Una partenza che lascia perplessi…” afferma Gabriello Castellazzi, portavoce savonese dei Verdi.
“Si rimane a disagio, consultando la prima uscita del progetto, nel vedere l’area archeologicamente più importante del Ponente savonese mutilata di quello che è il simbolo storico medievale più famoso: il Castel Gavone. Se l’obiettivo di questo lavoro è valorizzare e rivitalizzare i centri storici e i castelli per farli diventare motivazione di viaggi, potenziando quindi i flussi turistici, non si può in partenza dimenticare – tra i beni culturali di “Tipologia Feudale” – quello che rappresenta il simbolo del medioevo savonese” aggiunge l’esponente dei Verdi.
“Ben venga la valorizzazione dei castelli di Noli, Bardineto, Cairo Montenotte, Calizzano, Cosseria, Dego, Garlenda, Zuccarello e Orco Feglino; ma non fare nemmeno un cenno al valore storico-monumentale del Castel Gavone è veramente incomprensibile. Castel Gavone è stato residenza secolare dei Marchesi del Carretto ed è un esempio superbo di architettura militare del tardo medioevo. La sua “Torre del Diamante” – costruita in “pietra di Finale”, con bertesche, mensoloni e il bugnato fantastico realizzato con pietre sfaccettate a punta di diamante – è riportata in migliaia di pubblicazioni. La sua visione lascia sempre una grande impressione e, insieme al resto della struttura, fa del monumento, come scrisse Nino Lamboglia, “uno tra i castelli liguri più ricchi di storia”.
“I Verdi savonesi auspicano che gli incaricati alla costruzione del portale “Liguria Heritage” rimedino rapidamente a questa svista, in modo che nella rete globale di internet sia presente un’informazione plurilingue esauriente e completa su tutti quei beni culturali liguri che rendono veramente unica la vacanza di un turista attento” conclude Castellazzi.