Lettera al direttore

Antiparco, Andrea Oliveri: “Fulminati sulla via delle Manie”

Fulminati sulla via delle Manie Dalla lettura dell’articolo apparso recentemente sui quotidiani non possiamo pensare altrimenti. E si che nella primavera del 2009, quindi con un già vigente PRG che prevedeva 33 mila metri cubi di cemento nella cava di Noli in zona Le Manie, un noto esponente dell’ attuale amministrazione di Noli, aveva organizzato nella sala Gallesio di Finale Ligure, un incontro pubblico per la realizzazione del Parco del Finale e nello stesso periodo a Noli si erano svolti ben due incontri sempre con la stessa finalità. Fortunatamente, diciamo noi, la gente locale aveva decisamente respinto tale idea e, grazie al sostegno dell’amministrazione di Finale Ligure, il parco non esiste. Ora apprendiamo che pochi mesi dopo, il 12 settembre 2009, l’amministrazione di Noli riceveva un progetto SUA prot. 11410 che prevedeva una lottizzazione per costruire 17.000 metri cubi alle Manie, il quale sta per essere approvato ed oggi la Ditta proponente ha inviato una lettera a tutti piccoli proprietari dei terreni ricaduti nell’area interessata con la tassativa richiesta entro 30 giorni di aderire al progetto pena l’intervento espropriativo previsto dalla legge.

Noi contestiamo fortemente il modo di agire di chi si presta a tali azioni chiedendoci dove volesse impiantare il parco (evidentemente nel comune di Finale Ligure solamente poiché nel territorio di Noli era già prevista la cementificazione!) e di chi dopo 4 anni di gestazione silenziosa della pratica edilizia, improvvisamente senza un minimo rispetto della dignità di coloro che da generazioni sono sul territorio e che non hanno mai potuto costruire né una stalla né un ricovero agricolo senza incorrere in sanzioni, oltre che pecuniarie anche penali, pretende una risposta capestro entro 30 giorni ad un progetto del quale non si conosce nulla, né si può immaginare l’esatto posizionamento e distribuzione della cubatura. Sono questi sicuramente i peggiori modi di confrontarsi con la popolazione che vuol veramente bene al territorio e all’ambiente e che ha sempre permesso a tutti di goderne le bellezze e di utilizzarlo per lo svago. Oggi sappiamo dal giornale che l’intero impianto cambierebbe completamente l’ambiente naturale a vantaggio solo di pochi privilegiati e a scapito di tutti gli altri cittadini impedendone il gratuito utilizzo.

Quindi non esisterà più l’ambiente che il propugnato parco voleva mantenere ma sarà sostituito da quegli interventi che voleva evitare. A che cosa dobbiamo questa inversione di rotta? sarebbe utile che gli abitanti delle Manie ne fossero messi a conoscenza magari con una pubblica assemblea . Associazione Anti-Parco del Finalese per la Tutela e Valorizzazione delle Nostre Terre. Associazione Vivere Le Manie.

Andrea Oliveri
Presidente del Associazione Antiparco del Finalese per la tutela e la valorizzazione delle nostre terre

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