Da Trieste a Ventimiglia, disegnando le coste della nostra penisola e con passaggio obbligato lungo l’intera Liguria: “Due ruote lungo le coste” è l’iniziativa che Gaetano Parise, sportivo veronese, sta realizzando con la sua bicicletta, in solitaria, per un totale di circa 3700 chilometri.
L’iniziativa ha preso il via domenica 8 settembre 2013 ore 9,30 da Piazza Unità d’Italia, Trieste, per concludersi a Grimaldi di Ventimiglia. L’arrivo ufficiale è previsto a Grimaldi di Ventimiglia, presso il confine francese, sabato 5 ottobre 2013 ore 9.30. Ad oggi Parise ha percorso circa 3000 km, avendo già attraversato 11 regioni, 36 province e sfiorando 3 dei nostri mari.
“E’ un viaggio interiore, che mi porterà a guardarmi dentro, ad affrontare le mie difficoltà, a mettermi in gioco giorno dopo giorno”, sostiene lo sportivo, ma l’avventura ha come obiettivo primario un’importante iniziativa solidale. Parise lavora come tecnico di laboratorio biomedico presso l’U.O.C. di Anatomia Patologia dell’ospedale di Legnago e quotidianamente si trova dinanzi agli effetti della principale causa di decessi al mondo: il cancro. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Associazione Italiana Registro Tumori (Airtum), infatti, il tumore al seno è la prima causa di morte oncologica per le donne: in Italia sono circa 46mila i nuovi casi annui di carcinoma mammario.
Da queste premesse nasce la collaborazione tra l’Università degli Studi di Verona, la cui referente è la dottoressa Erminia Manfrin affiancata dal dottor Andrea Remo, dirigente medico presso l’U.O.C. di Anatomia Patologica Ospedale “Mater Salutis” dell’ULSS 21 di Legnago, al fine di raccogliere fondi per lo studio di ricerca intitolato “Studio genomico dei carcinomi della mammella ad alta aggressività biologica”.
Il duplice scopo di “Due ruote lungo le coste” sarà pertanto quello di promuovere contemporaneamente la prevenzione, attraverso l’esempio di uno stile di vita sano, e la ricerca sul cancro. L’associazione di riferimento del progetto è Il sorriso di Beatrice, donna la cui storia continua a vivere in tutti coloro che proseguono la lotta contro questo male. Questo viaggio rappresenta, metaforicamente, il percorso che chi è affetto dal cancro al seno fa dal momento in cui acquisisce la diagnosi fino alla possibile guarigione.