Scene di guerriglia sulla spiaggia di Alassio: tra sbarchi di finti soldati e qualche polemica

soft air spiaggia alassio

Alassio. Scene di guerriglia sulla spiaggia di Alassio. Turisti e famiglie intente a godersi una domenica dalle temperature miti, hanno spalancato occhi e bocca davanti a camion militari e gommoni carichi di soldati intenti a sbarcare sul tratto di litorale a levante del molo alassino.

Qui, altre “mimetiche” nascoste dietro trincee appositamente create, sparavano contro gli “arrivi” dal mare, in una battaglia che si è protratta per tutta la mattinata e che, nel pomeriggio, si è spostata sulle alture alassine, per operazioni in notturna e che andranno avanti fino alle 3.

Si tratta dell'”Operazione Overlord” messa in scena da Ram A.l.s., l’associazione di soft air con sede a Villanova d’Albenga, con la partecipazione di 4 squadre e un’ottantina di combattenti. Il fine, al contrario di ciò che potrebbe suggerire cotanta esibizione di forza, è nobile: dare il ricavato all’Istituto Gaslini di Genova, come accade per tutte le iniziative di questa associazione di appassionati di armi e munizioni.

“Questo è un torneo di guerra simulata il cui ricavato, come accade per tutte le nostre iniziative, andrà all’ospedale Gaslini di Genova – dice Piero Veneziani, presidente dei Ram – Già lo scorso anno, con l’associazione Borgo Coscia siamo riusciti a regalare 5 televisori al plasma e un forno a microonde, vediamo di completare l’opera quest’anno. Oggi abbiamo simulato uno sbarco, tipo quello di Normandia, sulla spiaggia di Alassio, ‘fornita’ di trincee, obiettivi da conquistare, informazioni da recuperare. Tutto proseguirà fino alle 3 del mattino sulle alture alassine. Rigrazio le autorità che ci hanno permesso di svolgere nuovamente questa manifestaione ferma dal 2008. Mi spiace solo che le squadre limitrofe non abbiano partecipato per problemi loro”.

La domenica alassina è stata dunque costellata di combattimenti sulla sabbia, lungo il litorale che conduce al torrione. Da qui i combattenti si sono trasferiti sulle alture alassine – Solva, Madonna della Guardia, Testico, solo per elencare alcune tappe – per proseguire la battaglia anche in notturna.

A bocca aperta coloro che erano intenti a godersi una giornata quasi primaverile nella città del Muretto. Tra questi c’era chi osservava incuriosito, chi divertito e chi, invece, ha polemizzato. “Questi non sanno cosa sia la guerra, io invece l’ho vissuta purtroppo” ha mugugnato un’anziana. Altri, tra cui operatori del turismo e albergatori, hanno osservato, anche via Facebook: “Un tranquillo weekend con vari clienti in check in… famiglie italiane con bambini e soprattutto famiglie straniere. La spiaggia e’ (quasi?) pronta per ospitare le scene di guerriglia simulata del softair… in pieno centro. Ancora oggi molti personaggi di Alassio riescono a stupirmi per la loro incapacità cronica di fare turismo, di capirlo e di promuoverlo. Complimenti”.

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