Savona, convegno dell’Ordine dei Medici: la sanità del futuro con al centro il medico di base

Savona. La “nuova” sanità è stato il tema al centro del convegno annuale dell’Ordine dei Medici della Provincia di Savona che si è tenuto presso la Sala della Sibilla al Priamar, nella città della Torretta. Si è parlato del ruolo dei medici di base e di un nuovo modello di organizzazione sul territorio.

“Il convegno di oggi è di rilevanza nazionale e in questa sede si sono trattati argomenti importantissimi – afferma il presidente dell’Ordine dei Medici Ugo Trucco – Innanzitutto la centralità del medico di famiglia che deve gestire le necessità del proprio paziente e che è il punto di riferimento della nuova sanità. Il sistema sanitario sta cambiando: da una visione ‘ospedalocentrica’, con la drastica diminuzione dei posti letto si è passati a una visione di assistenza sul territorio. Quindi ora dobbiamo trovare una ridistribuizone delle poche risorse che abbiamo a disposizione affinché venga privilegiato il territorio per dare il migliore profilo di cura al paziente”.

Di qui una riorganizzazione della sanità basata anche sulla presenza dei medici di base negli ospedali. “I cosiddetti ospedali di comunità, presenti in altre nazioni, sono un esempio di efficienza nel senso che i medici quando collaborano fra loro mantenendo la loro identità nel rapporto fiduciario col paziente, che è fondamentale, possono trovare soluzioni migliori per le necessità di persone che non possono recarsi dal proprio medico in orario di servizio di costui, e possono essere affiancati da specialisti avendo anche una serie di attrezzature diagnostiche che potrebbero garantire una diagnosi di primo livello più veloce. Questo senza essere costretti a ‘pendolarismi’ dal Cupa avanti e indietro per prenotare esami e andarli a fare in ospedali magari lontani dal proprio domicilio”.

Questo il commento del dottor Fulvio Moirano, direttore dell’Age.na.s (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari nazionali): “Nel documento, ancora da approvare, previsto dalla spending review, si parla di una riorganizazione della rete ospedaliera di emergenza come premessa al rafforzamento della medicina territoriale. Non conosco nel dettaglio l’esperienza savonese di gestione territoriale integrata, credo comunque che tutto ciò che diventa efficace per i cittadini a livello di copertura dei propri bisogni sul territorio sia utile. Quindi sono favorevole a tutte le esperienze che in maniera integrata, insieme all’Asl e ai distretti sanitari, gestiscono in maniera efficace i bisogni della popolazione sul territorio”.

E, a proposito del nuovo ruolo, più manageriale, dei medici di base, il dottor Moirano afferma: “Credo che se si delega loro un livello di finanziamento e un livello di prestazioni attese, i medici di base siano in grado di essere molto capaci a fare quadrare sia i conti che i bisogni della popolazione”. Più dei politici? “Il politico deve fare altre cose: deve decidere. Purtroppo il nostro Paese sempre più spesso ha politicanti più che politici. Il politico traccia una linea su cui chiedere il consenso mentre il politicante modifica la linea per inseguirlo. Penso che abbiamo bisogno dei politici: io sono un sostenitore di una politica che decide, senza preoccuparsi troppo delle reazioni immediate che potrebbero anche essere negative. Ad esempio la riorganizzazione della rete ospedaliera, se fatta in maniera seria, può significare un prezzo da pagare immediato per il politico, ma sul lungo periodo ne vedrà i grandi risultati, anche in termini di consensi”.

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