Vado L. Tutto fermo, almeno fino al domani, quando si decideranno le sorti dei lavoratori Reefer. Questo risulta dalla lettera firmata dall’Autorità Portuale di Savona e dall’azienda in cui si parla di “congelamento della procedura di mobilità”, almeno fino alle decisioni che verranno prese nelle prossime ore, e sicuramente fino alla data del 25 ottobre quando è prevista la procedura di raffreddamento prevista per i licenziamenti.
Una notizia che fa tirare un respiro di sollievo ai lavoratori, che questo pomeriggio hanno deciso di sospendere il presidio in attesa dell’incontro di domani. Mobilità congelata, per ora, e decisioni ancora da prendere.
Questo è il primo risultato raggiunto dai dipendenti Reefer che da questa mattina sono in presidio impedendo il normale svolgimento delle poche attività previste nella zona di Porto Vado. La voce dei lavoratori è arrivata all’azienda ritenuta, almeno fino a questo momento, sorda di fronte alle loro richieste.
Di qui la minaccia di bloccare tutto fino a domenica, minaccia che dovrebbe essere rientrata con questi nuovi sviluppi e una lettera che, almeno nelle speranze dei diretti interessati, apre a nuove prospettive di incontro e accordo.
Questa mattina attimi di nervosismo avevano fatto seguito alle parole dell’amministratore delegato, Alessandro Piccardo, che aveva parlato di modalità di sciopero scorrette, invitando i lavoratori a porre fine al presidio. Invito non accolto. Presenti anche il sindaco di Vado, Attilio Caviglia, e l’onorevole Anna Giacobbe, visibilmente preoccupati per una situazione incandescente.
“La lettera è stringata e se certamente rappresenta un primo risultato appare difficile intravedere un accordo. Comunque vedremo nell’incontro di domani in Autorità Portuale. La nostra posizione non cambia: ritiro dei provvedimenti e accordi sindacali sulla situazione in Reefer” afferma Schivo della Cgil.