Cronaca

Omicidio di via Niella, muratore albanese rinviato a giudizio: processo in Corte d’Assise a febbraio

Lazzarino via Niella Savona

Savona. E’ stato appena formalizzato il rinvio a giudizio di Hader Veshaj, il muratore albanese accusato dell’omicidio di Rina Marrone, l’orologiaia settantottenne freddata il 19 ottobre scorso nel suo negozio di via Niella, a Savona. L’inizio del processo in Corte d’Assise è stato fissato per il prossimo 13 febbraio. La decisione è stata presa dal gup Fiorenza Giorgi, che ha accolto la richiesta della Procura.

Le accuse rivolte all’uomo sono quelle di omicidio volontario aggravato, tentata rapina e porto d’armi (la pistola non è mai stata trovata). L’assassinio dell’anziana orologiaia, secondo gli inquirenti, sarebbe stato la degenerazione di un colpo andato male. La donna era stata uccisa con un colpo di pistola di piccolo calibro.

Veshaj, 35 anni, è rinchiuso in carcere dal 16 dicembre scorso e continua a proclamarsi estraneo al delitto. Ha inoltre rifiutato il rito abbreviato, ribadendo di voler un processo “pubblico e con le televisioni”.

A carico dell’uomo, tuttavia, ci sarebbero tre elementi probatori chiave: un’impronta individuata su un giornalino di annunci immobiliari trovati nel negozio; i fotogrammi che ritraggono l’albanese in via Niella in due momenti importanti, prima e dopo l’omicidio; e – come ha spiegato oggi il gup Giorgi – tracce di residui di sparo, rinvenute sui pantaloni dell’imputato, compatibili con l’esplosione del colpo d’arma.

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