Lettera al direttore

Le carceri italiane…

“Il messaggio del Presidente Napolitano sollecita le coscienze su temi veri ed attuali. Un paese civile non può tollerare una situazione carceraria come quella italiana. Una situazione che è stata definita dalla Corte di Strasburgo come inumana e degradante.

Carceri dove la rieducazione del reo è cosa che rimane sulla carta. Carceri dove chi vi entra, difficilmente non vi fa ritorno. Il Presidente della Repubblica chiama il Parlamento a riflettere su misure utili a porre rimedio a tale grave situazione.

Per quanto concerne quelle definite come misure legislative ordinarie sono assolutamente d’accordo anche perché la Commissione Giustizia e la Camera dei Deputati, di cui faccio parte, hanno già discusso ed approvato (tranne una ancora in discussione) proprio quelle leggi che vengono indicate come utili e necessarie per affrontare positivamente le gravi problematiche denunciate.

Ovviamente concordo anche sulla necessità di intervenire in tema di costruzione, miglioramento strutturale ed adeguamento degli istituti penitenziari. Nutro invece profonde riserve sulle misure straordinarie suggerite (amnistia ed indulto) se non accompagnate da attente valutazioni, soprattutto per le aspettative politiche che hanno suscitato.

Non credo infatti che il Paese possa tollerare che imputati e condannati per reati gravi, odiosi ed intollerabili anche sotto il profilo etico possano trovare riparo e clemenza. Chi ha rubato denaro pubblico, chi ha corrotto, chi ha concusso, chi ha frodato il fisco, chi ha commesso gravi reati di natura sessuale o di pedofilia, chi si è macchiato di reati di mafia ed in genere di reati che creano allarme sociale, non può essere beneficiato da atti di clemenza di sorta.

Non posso pensare che il Presidente della Repubblica, anche per il suo alto profilo morale, abbia solo pensato per un minuto di rimettere in libertà pericolosi o odiosi criminali. Se i falchetti sostenitori del Cav. Berlusconi pensavano di aver fatto tombola, resteranno certamente delusi. È ovviamente solo la mia opinione personale, non credo che sia isolata, ma farò quanto possibile perché venga compresa e condivisa”.

On. Franco Vazio

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