Cronaca

Incidente alla “Enduro World series” di Finale, grave paralisi per il biker 56enne

Incidente alla super enduro finale

Pietra L. “L’intervento chirurgico delle scorse ore è tecnicamente riuscito ma la lesione rimane importante”: queste le dichiarazioni ufficiali che trapelano dal Santa Corona di Pietra Ligure dove Pietro Mangoni si trova ricoverato da sabato scorso.

Parole delicate che cercano di rendere meno crudo il quadro clinico del biker bergamasco, vittima di un tremendo incidente nel corso della “Finale Enduro World Series”, quando è stato sbalzato dalla sella della sua due ruote nel tentativo di saltare un masso, cadendo poi rovinosamente a terra e battendo schiena e testa.

“Nelle prossime ore ci accerteremo dell’entità dei danni subiti e del grado di mobilità degli arti” sono le caute dichiarazioni che descrivono le conseguenze di una diagnosi impietosa, ossia quella di una lesione mielica con danno cervicale.

Una paralisi, praticamente totale, di braccia, gambe e tronco. La possibilità di recupero di una mobilità degli arti, di cui parlano alcuni, pare praticamente impossibile. Mangoni resterà in Rianimazione ancora una decina di giorni per poi passare all’Unità Spinale. Ma la lesione midollare avrebbe compromesso ogni possibilità di movimento anche per il futuro.

Questo incidente ha così trasformato una giornata di sport in una vera tragedia per il biker 56enne. Le sue condizioni sono apparse immediatamente gravissime ai soccorritori (tra i primi a intervenire, i tecnici del soccorso alpino di Finale e la Croce Verde di Finalborgo) che lo hanno stabilizzato e immobilizzato in barella per il trasporto in elicottero all’ospedale pietrese. La gara, sabato, è stata sospesa, ma poi è ripresa regolarmente domenica.

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