Danno ambientale Acna: “Sarà sempre troppo poco per risarcire la popolazione…”

aree acna

Cengio. “Abbiamo richiesto un Consiglio regionale in Val Bormida, sull’Acna e su tutti gli altri problemi ambientali e sanitari derivati dall’inquinamento presente nella nostra valle”. Così il coordinamento delle associazioni ambientaliste delle Valli Bormida, che riunisce comitati liguri e piemontesi, in vista della convocazione per il 15 ottobre da parte del ministro Andrea Orlando per i danni all’ambiente provocati dall’Acna di Cengio.

“Il sito ex Acna di Cengio, che in parte è una effettiva discarica per la presenza di circa un milione e duecentomila m3 di rifiuti e terre contaminate da sostanze tossiche ivi abbancati, deve essere presidiato e monitorato nel tempo dall’Eni-Syndial ai sensi delle normative vigenti. Gli eventuali insediamenti produttivi, che non condividiamo su un sito fortemente compromesso da oltre un secolo di inquinamento, non dovranno incidere negativamente sul recupero ambientale della valle” afferma il coordinamento.

“Il danno ambientale che per quanto venga riformulato e quantificato sarà comunque troppo poco per risarcire quanto subito esclusivamente dalla popolazione della valle, e dovrà comunque essere utilizzato per migliorare la qualità ambientale dell’ecosistema fluviale e non certamente per distruggerlo, con massima attenzione al fiume Bormida”.

Intanto, per domani mattina alle 11:00, presso il teatro Jolly di Cengio, è stato convocato un tavolo tecnico in vista dell’incontro con il ministro, promosso dalla Regione Piemonte in accordo con la Regione Liguria. Alla riunione parteciperanno i due assessori regionali all’Ambiente e due dirigenti del Ministero all’Ambiente, e sono invitati i 51 Comuni piemontesi quattro Comuni liguri, Cengio, Millesimo, Roccavignale e Osiglia.

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