Economia

Cooperarci festeggia 30 anni di servizi per l’infanzia, 460 addetti: “Le scarse risorse penalizzano i giovani”

Savona. Canzoni, filastrocche e aneddoti per i bambini dell’asilo nido, per chi si vuole occupare dei piccoli da 0 a 3 anni. Un piccolo aiuto per genitori, nonni, tate e baby-sitter: ecco la a pubblicazione per l’infanzia “Se sei felice tu lo sai, batti le mani”. E’ il regalo di Cooperarci per il suo trentennale, festeggiato oggi nella sala Sibilla del Priamar di Savona con il convegno dal titolo: “Il bambino: I Nidi d’Infanzia, valore educativo e territoriale”.

L’attività di Cooperarci è iniziata nel 1983 con solo sei addetti ed oggi è una realtà a livello provinciale: “Negli ultimi anni le cose sono cambiate e anche noi abbiamo dovuto adeguarci ai cambiamenti della società, modificando i servizi ed il nostro modo di lavorare: devo dire operatori e nostri addetti stanno rispondendo al meglio” dice la presidente Laura Gengo.

La Cooperativa Sociale Onlus Cooperarci nasce nel 1983 dall’iniziativa di un gruppo di assistenti sociali e educatori attivi presso l’Arci Ragazzi di Savona, per operare nel campo dei servizi socio educativi, culturali e sportivi.
Proprio nell’ottobre del 1983 venne avviato da sei giovani educatori, con il supporto dell’Arci, il Servizio “di integrazione scolastica rivolto a minori in difficoltà“ segnalati e seguiti dai servizi sociali del Comune di Savona. A seguito del primo servizio molti altri seguirono sempre dedicati all’infanzia e ai giovani: campi solari, centri di aggregazione, attività di sostegno scolastico…fino alla situazione attuale in cui Cooperarci gestisce 12 nidi d’infanzia, di cui sette in convenzione con le amministrazioni comunali e cinque a gestione diretta.

“E’ davvero difficile assumere i giovani in questo periodo – ammette la presidente Gengo -. Le risorse sono sempre meno. Anche per noi che siamo una realtà importante è sempre più complicato offrire ai ragazzi che escono persino dall’Università possibilità di inserimento…”.

“Non si poteva certo immaginare di creare una vera e propria impresa con 460 lavoratori e una rete di servizi così diffusa nel territorio savonese. Mi pare un bel successo ed un bel esempio per la nostra Liguria” ha sottolineato l’assessore regionale Lorena Rambaudi, che ha preso parte ai lavori del convegno.

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