CNA Liguria: si è svolto oggi il meeting nazionale dei centri privati per le revisioni dei veicoli

CNA Liguria meeting nazionale dei centri privati per le revisioni dei veicoli

Liguria. Si sono riuniti oggi, sabato 12 ottobre, presso l’hotel NH Marina al Porto Antico oltre 250 delegati, provenienti dalle province italiane, in rappresentanza dei titolari e responsabili tecnici dei Centri Privati per le Revisioni dei Veicoli a Motore, uno tra i più giovani settori al servizio dell’utenza automobilistica (nato nel 1997).

Il Meeting Nazionale dei Centri privati per le revisioni dei veicoli a motore si svolge da 11 anni a Genova, ed è organizzato dalla CNA Nazionale con la collaborazione della CNA Liguria e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I numeri – In Italia il settore conta circa 7.200 centri che hanno fatto investimenti in attrezzature per oltre 600.000.000 di euro e che in termini occupazionali significano oltre 21.000 addetti. In Liguria i Centri Privati per le Revisioni dei Veicoli a Motore sono 166 con oltre 500 addetti. Mediamente in Italia si effettuano 13.000.000 di revisioni all’anno di cui, oltre 12.000.000 sono effettuate dai Centri privati.

Attraverso lo strumento delle “Autorizzazioni” (ex articolo 80 Codice della Strada) i Centri privati svolgono di fatto un ruolo di natura “pubblicistica”. Offrono cioè un servizio ai cittadini/automobilisti per conto dello Stato.

L’evento – Dopo il saluto di apertura del Presidente della CNA Liguria Marco Merli e del Presidente Nazionale dell’ Unione CNA Autoriparazione Franco Mingozzi, si è svolta la tavola rotonda moderata dal giornalista del Sole 24 Ore Maurizio Caprino, sul tema: Il presente e il futuro delle revisioni dei veicoli a motore in Italia.

Vi hanno preso parte Maurizio Vitelli, Direttore Generale della Motorizzazione, Jacopo Riccardi per l’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Liguria, Francesca Soardi Referente Nazionale CNA/Centri Privati Revisioni Veicoli a motore, Mario Tullo membro della IX Commissione della Camera dei Deputati (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), Mario Turco Responsabile Nazionale CNA Autoriparazione, Carlo Zamponi Presidente dell’ UNACMA anche in rappresentanza della FEDERUNACOMA Confindustria, Gino Angelo Lattanzi Dirigente Dipartimento Sindacale della CNA Liguria.

Alla tavola rotonda è seguito un seminario di aggiornamento tecnico/legislativo-professionale con interventi di Stefano Baccarini e Fabrizio Fusco della V Direzione generale del dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Giorgio Callegari, UMC Genova, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Jacopo Riccardi ha dichiarato che la Regione Liguria è particolarmente sensibile a questo problema anche se le revisioni sono soltanto una parte del sistema di sicurezza dell’infrastruttura, che in Liguria si presenta particolarmente critico, con un elevatissimo numero di viadotti e gallerie e con l’esigenza di riqualificarli cantierando le gallerie e prevedendo la loro risistemazione a norma europea entro il 2019, traguardo difficilmente raggiungibile.

Ha dichiarato anche che sul tema formazione c’è grande disponibilità da parte della Regione, che non ci sono conflitti riguardo alla formazione e alla gestione della formazione degli addetti alle revisioni, (che fa parte delle competenze regionali), ed è un tema dedicato non solo per l’attuale assetto ma anche in previsione di una teorica estensione della responsabilità e della competenza dei centri privati a revisionare i mezzi pesanti, i mezzi agricoli e le macchine operatrici.

I responsabili della Motorizzazione Civile e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno affrontato il sistema MCTC Net 2 che controllerà le revisioni e che dovrebbe nascere nel corso del 2014.

Fra un anno dovrebbe essere possibile analizzarne i primi bilanci. In particolare Maurizio Vitelli ha ammesso che l’importanza di questo sistema sta anche nel fatto che si possono fare pochi controlli sull’operato delle officine per una serie di difficoltà operative (poco personale e tagli alle spese) ma soprattutto per il problema dei ricorsi e dei contenziosi: se il TAR dà torto al funzionario che ha bloccato una revisione, il funzionario infatti ad oggi ci rimette personalmente le spese del giudizio; al contrario con MCTC Net 2, il controllo diventa automatico e si presenta come un modo per supportare il contenzioso con i dati che vengono raccolti a livello nazionale.

Il moderatore Maurizio Caprino sempre in tema di controlli ha proposto la possibilità di accertare in automatico chi non ha fatto la revisione: entro due anni infatti un veicolo che passi davanti ad una telecamera, questa si interfaccia con un archivio e – se la targa non risulta coperta da una polizza assicurativa – scatta in automatico la multa: allora perché non agganciare questa possibilità anche alle revisioni? La banca dati delle polizze RCAuto è stata quasi del tutto approntata dalla Motorizzazione, dopo aver superato grandi difficoltà mentre quella delle revisioni è già fruibile, e con MCTC Net 2 diventerà ancora più attendibile. Manca solo una modifica al Codice della Strada che inserisca fra le infrazioni accertabili (anche per le moto) l’art 80, della circolazione fuori dai termini di revisione. A questa proposta Mario Tullo si è detto favorevole alla proposta.

La referente Nazionale della CNA per i Centri Privati Revisioni Veicoli a motore, Francesca Soardi, ha sottolineato la necessità di sinergia per tutta la filiera: la categoria ha un interesse ai mezzi pesanti, ma poiché un mezzo pesante richiede più competenza, più strutture e più attrezzature e comporta responsabilità molto superiori, occorre far funzionare in sinergia anche i controlli su strada fatti dalle forze dell’ordine.

Gino Angelo Lattanzi, infine, Dirigente Dipartimento Sindacale della CNA Liguria, ha fatto riferimento al grave problema delle mancate revisioni di macchine operatrici e macchine agricole. L’attuale Codice della Strada entrato in vigore nel 1992 prevedeva l’emanazione di un decreto per sottoporre questi veicoli a revisioni periodiche. Di fatto ad oggi non è uscito alcun decreto, nonostante l’ultima finanziaria (il decreto stabilità 2012) avesse previsto che il Ministero dei trasporti e delle politiche agricole dovesse emanarlo entro il 28 febbraio scorso.

Nessun veicolo agricolo viene quindi sottoposto a revisione nonostante questo significhi per il settore circa 100 morti all’anno. La Liguria non è immune, negli ultimi 4 anni ci sono stati almeno una decina di decessi. I dati INAIL parlano di oltre 800mila macchine agricole che non corrispondono più ai criteri di sicurezza, ci sono trattori vetusti con oltre 40 anni di attività e macchine operatrici (delle quali non abbiamo dati INAIL in quanto vengono considerati veicoli), che operano nei luoghi di lavoro e nei cantieri, e che si muovono sulle pubbliche strade con portate anche superiori a 35 quintali e che possono essere condotte con la sola patente B.

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