Economia

Camera di Commercio, il presidente Pasquale: “Per il 2014 rimanere competitivi per governare cambiamento epocale”

Luciano Pasquale

Savona. Ogni quattro savonesi in grado di lavorare, uno è impossibilitato a farlo, perché il lavoro manca. Chiudono due imprese al giorno, l’export perde colpi (-18% tra il primo semestre 2012 e primo semestre 2013), la stagione turistica si comprime intorno ai mesi estivi, e segnali di disagio sociale giungono persino dall’andamento della popolazione provinciale che in un anno ha perso 5 mila residenti, fermandosi a metà 2013 poco sopra le 280 mila unità. E tuttavia, nonostante tutto, non mancano, diffusi a macchia di leopardo sul territorio provinciale, segnali di nuova vivacità imprenditoriale, “giacimenti” preziosi, nicchie di prodotti e servizi, originali e di qualità, che si fanno apprezzare in Italia e all’estero.

“La provincia di Savona – ha sottolineato questo pomeriggio il presidente della Camera di Commercio di Savona Luciano Pasquale illustrando il programma 2014 dell’Ente davanti al Consiglio Camerale, che lo ha approvato all’unanimità – è dentro una recessione che da tempo ha perso ogni connotazione congiunturale e che è più pesante di quanto avviene a livello nazionale e nella media ligure. Non crisi, quindi, ma cambiamento strutturale che richiede l’adozione di urgenti e forti correttivi per evitare che l’epocale mutazione in corso si trasformi per le aziende di questo territorio in una perdita irrecuperabile della capacità di creare valore, di distribuire reddito ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie e di accumulare risorse per nuovi investimenti”.

“Le possibilità di recupero – ha aggiunto il presidente camerale – dipendono innanzitutto dalla consapevolezza, da parte di tutti, che occorre reagire in modo nuovo e diverso, senza aspettare che, semplicemente, si calmi la tempesta. La Camera di Commercio e, più in generale, il sistema camerale ligure, sono chiamati ad essere, al tempo stesso, attori e propulsori di un progetto di revisione e di rilancio del sistema economico-produttivo fondato su obiettivi chiari, concreti e raggiungibili”.

La parola d’ordine è competitività: il territorio deve essere competitivo; devono poter competere le imprese, deve essere competitiva la Camera di commercio. Una sfida che il territorio gioca sul campo delle infrastrutture, dell’accesso al credito, dalla riduzione della burocrazia, da un atteggiamento favorevole all’imprenditorialità, condizione essenziale per attirare nuovi investimenti.

Fondamentali saranno le azioni a sostegno della competitività delle imprese, attraverso il sostegno all’innovazione, alla crescita, anche dimensionale, in forma autonoma o aggregata, mettendole in grado di operare su mercati più vasti. “L’internazionalizzazione è l’elemento chiave di questa sfida – ha osservato Luciano Pasquale – e le imprese debbono trovare la loro competitività sia attraverso un sistema di servizi qualificato ed efficace sia con sostegni, anche economici, nella promozione dei prodotti e nell’accompagnamento verso una presenza significativa sui mercati di riferimento”.

Negli ultimi vent’anni la popolazione mondiale è cresciuta da cinque a sette miliardi di persone e questo incremento è avvenuto in aree nuove e diverse dall’Europa e dagli USA. Sono nuovi lavoratori, nuovi consumatori e, potenzialmente, nuovi turisti, che determineranno flussi economici rilevanti che passeranno sopra la testa di chi non saprà intercettarli e coinvolgerli.

Ma se la parola d’ordine è competitività, che significa anche ridurre i tempi delle autorizzazioni e migliorare la qualità dei controlli, anche la Camera di Commercio dovrà essere sempre più all’altezza del ruolo che le compete. “Il nostro Ente – ha concluso Pasquale – deve continuare a crescere in termini di miglioramento dell’efficienza e della produttività sia nell’espletamento dei suoi compiti di autorità locale, sia come elemento di integrazione tra le esigenze delle imprese e i bisogni della comunità. Il coordinamento delle attività fra le amministrazioni pubbliche e le istituzioni operanti nella nostra provincia è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che intendiamo perseguire, in un’ottica di sistema economico sociale integrato dove tutte le componenti siano stimolate a sviluppare il massimo delle potenzialità di ciascuno, nell’interesse di tutti”.

In sede di elaborazione del bilancio camerale saranno definite le risorse da destinare alle iniziative in campo economico pianificate per il 2014. Sarà una cifra consistente, nell’ordine di 2 – 2,5 milioni di euro, che potrebbe, se necessario, richiedere il ricorso alle riserve.

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