Politica

Caccia sospesa, il sindaco di Villanova: “Siamo indignati, chi pagherà i danni dei cinghiali all’agricoltura?”

Domenico Cassiano, sindaco Villanova d'Albenga

Villanova d’Albenga. “E’ un fatto vergognoso e assurdo”. Anche il sindaco di Villanova, Domenico Cassiano, interviene protestando contro la decisione del Consiglio di Stato, che ieri ha sospeso il calendario venatorio ligure accogliendo le richieste avanzate da associazioni ambientaliste e animaliste.

“Cosa risponderemo noi amministratori, che siamo in prima linea, a chi ci chiederà come fare con i danni procurati dai cinghiali all’agricoltura? Diremo che un signore da Roma, senza conoscere la realtà del territorio, ha decido di sospendere la caccia? I cacciatori hanno pagato per esercitare un diritto e oggi si trovano impossibilitati ad esercitare questa concessione”.

“Siamo alla vigilia della raccolta delle olive, un’attività importante del nostro entroterra – prosegue Cassiano – I condatini iniziano a stendere le reti. Sono notori i danni prodotti dai cinghiali alle reti, così come alle coltivazioni o ai vasetti dei coltivatori. Chi paga questi danni? Sinora questi danni sono sempre stati pagati con i soldi dei cacciatori. Sarebbe ora che lo Stato metta mano al portafoglio per pagare i danni arrecati all’agricoltura”.

“Piena solidarietà, inoltre, al consigliere regionale Bruzzone” afferma Cassiano, riferendosi al gesto dell’esponente leghista che ha deciso di occupare simbolicamente il consiglio regionale contestando la pronuncia del Consiglio di Stato.

“E’ una decisione presa da un giudice romano per supposti problemi ambientali – conclude il sindaco di Villanova – Una decisione assurda. Sarebbe ora che si attuasse quello che è stato deciso dai cittadini con un referendum: la responsabilità dei giudici in caso di sentenze sbagliate. E questa è propria una decisione errata, che ci rende indignati. Una decisione che lede i diritti di migliaia di cittadini”.

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