Albenga. Mancano meno di dieci giorni alla chiusura del tribunale di Albenga che la nuova geografia giudiziaria vuole accorpato alla sede centrale di Savona. Oggi nel palazzo di via Bologna si sono dati appuntamento avvocati, politici e amministratori locali per definire un documento comune da inviare al ministro Cancellieri.
Spiega Fabio Cardone, presidente dell’ordine degli avvocati: “La nostra preoccupazione come ordine è che la giustizia sia un servizio reso nel mondo più efficace possibile. Ad oggi è fortemente pregiudicato questo servizio, poiché con la soppressione di Albenga e la mancata idoneità strutturale-funzionale della sede centrale la giustizia non può essere garantita secondo criteri ordinari a favore della cittadinanza e degli utenti tutti”.
“Il 13 settembre è vicino – prosegue – Il nuovo presidente del tribunale arriverà il 16. Oggi in questa importante riunione si è deciso di elaborare un documento da sottoporre direttamente al ministro tramite il governatore regionale Burlando e i parlamentari che ci sono stati vicini, come ci è stato vicino il sindaco di Albenga e gli amministratori del territorio, insieme alla Provincia. Sono in corso anche procedimenti: uno civile di accertamento tecnico preventivo sulla non idoneità del tribunale centrale a sopportare il carico complessivo anche proveniente dalla sezione distaccata e l’impugnativa al Tar del Lazio del decreto emesso in questi giorni dal ministro”.
“Un tribunale come quello di Rossano, che sino a tre giorni fa era chiuso per mancanza di parametri, grazie un intervento politico forte è stato riaperto su provvedimento del ministro. C’è stata anche una proroga in tutta Italia per 42 tra tribunali e sezioni distaccate. Il 13 settembre è davvero vicino, ma la partita è ancora aperta” conclude l’avvocato Cardone.
L’onorevole Franco Vazio ha chiesto, intanto, che si valuti quantomeno una proroga della chiusura per smaltire il carico pendente sul territorio ingauno, altrimenti si rischierebbe un intasamento senza precedenti nel palazzo savonese.
“Alla luce dei recenti interventi – commenta Vazio – si vuole chiedere un incontro urgentissimo al ministro Cancellieri, in modo da sottoporre le criticità e le difficoltà di questa razionalizzazione della geografia giudiziaria. Lo stesso ministro nel decreto dice che spazi per funzioni e personali non sono sufficienti. Ed è il presidente del tribunale di Savona che ricorda al sindaco di intervenire. E’ evidente che in 15 giorni non sia possibile trovare una soluzione; infatti in questo caso il presidente del tribunale avrebbe dovuto chiedere una proroga, almeno per consentire una corretta riallocazione delle funzioni. Si può anche ipotizzare una paralisi del tribunale di Savona per oltre un anno per la giustizia civile”.
“Questa assemblea ha visto coinvolti gli organi istituzionali e professionali – afferma Vazio – Il verbale di oggi demanderà al presidente della Regione la richiesta di un incontro urgente al ministro, al quale presenteremo un documento specifico. Il problema è molto chiaro: oggi il tribunale di Savona non può contenere funzioni e personale della sezione distaccata di Albenga”.
Il sindaco ingauno Rosy Guarnieri indirizzerà al suo omologo savonese, Federico Berruti, una lettera in cui dichiara la disponibilità ad accogliere nella struttura di via Bologna quanto per la sede centrale del tribunale sarebbe insostenibile. “Di fatto un modo per far rientrare dalla finestra quanto sta uscendo dalla porta” conclude Vazio.