Politica

Tirreno Power, Sel: “Superare il carbone, sì a riconversione verde dell’energia”

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Vado L. “Se tutto dovesse risolversi solo attraverso l’azione della Magistratura si andrebbe incontro ad una sconfitta di tutti: cittadini, lavoratori, impresa, partiti politici, amministratori e movimenti”. Lo afferma il coordinamento provinciale di Sel Savona.

“E’ indubbio che la Magistratura debba procedere se si ravviseranno dei reati, a maggior ragione se venissero configurati, come prospettato dagli organi di stampa, il disastro ambientale e il danno alla salute pubblica. Tuttavia, al netto dell’azione della Magistratura che deve essere lasciata libera di proseguire il proprio lavoro senza indebite pressioni, quello che rimane è la sensazione forte che la classe dirigente di questo territorio (e questo Paese) non sia in grado di saper coniugare lavoro e salute, impresa e ambiente”.

“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: lavoro, ambiente e salute possono e devono essere addendi positivi di una somma a favore di tutti e non valori negativi da sottrarre ai molti, a beneficio di pochi. La delibera regionale di autorizzazione del raddoppio della centrale Tirreno Power è un errore non solo per ciò che consente, ma per la miopia e l’incapacità di guardare la realtà che sottende, ratificando di fatto che il sistema economico/industriale della Provincia di Savona debba reggersi fondamentalmente su tre pilastri: carbone, logistica e portualità. Tutte attività a grande impatto ambientale e sociosanitario, nonché ad oggi a scarso valore aggiunto in termini di innovazione e capacità di generare lavoro in termini quantitativi e qualitativi” sottolinea ancora Sel.

“E’ necessario al contempo prevedere un “Piano Verde per il Lavoro”, per promuovere ed incentivare l’innovazione tecnologica e la ricerca, produrre energia più pulita, occupando i lavoratori nella Conversione ecologica del Paese, in uno sforzo comune e condiviso. Deve essere chiaro a tutti che le fonti fossili e in particolare il carbone non possano essere la via corretta per produrre energia, che si debba investire ulteriormente sulle fonti di energia rinnovabili e in particolare sulle microproduzioni, in grado di soddisfare fabbisogni domestici e privati”.

“I pochi grandi impianti, realmente necessari per i consumi industriali, dovranno inoltre essere collocati in aree non urbanizzate, dotati di misure atte a ridurre l’impatto ambientale, minimizzando i danni (che inevitabilmente si verificano). Inoltre è imprescindibile un costante monitoraggio da parte di Enti Pubblici terzi, aggiornati ogni qualvolta si rendano disponibili nuove tecnologie”.

“In sede di consultazione nazionale dei Gruppi Parlamentari di Sel e di Paolo Cento, Responsabile Nazionale del settore Ambiente, si è convenuto di sostenere una prossima iniziativa ligure volta a realizzare un’occasione di confronto con e tra le altre realtà territoriali a livello nazionale che ospitano impianti termoelettrici a combustibili fossili. Tale iniziativa si propone di rendere note le singole situazioni, ma anche e soprattutto di formulare proposte riconducibili alle necessità di superare la dipendenza dai combustibili fossili. Sinistra Ecologia Libertà intende, per l’occasione, coinvolgere Amministrazioni, Sindacati, Associazioni e Servizi Sanitari”.

“È giunto il momento che le forze che si riconoscono in una diversa idea di modello di sviluppo basata sulla conversione ecologica dell’economia si uniscano senza ricatti e preconcetti, per cambiare la situazione attuale, per modificare l’impostazione ideologica (sviluppo economico costi quel che costi) che le scelte amministrative assunte evidenziano, per passare dalla fase della legittima protesta a quella progettuale e propositiva” conclude Sel.

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