Ospedale di Albenga, posizionata la pensilina alla fermata del bus. Ciangherotti: “Evviva, l’Asl si ricorda dei pazienti”

pensilina all'interno dell'Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga

Albenga. “Primo obiettivo raggiunto: la direzione dell’Asl ha accolto la mia richiesta, avanzata pubblicamente lo scorso fine luglio, a mezzo di lettera al direttore generale, per posizionare una pensilina all’interno dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, in corrispondenza della fermata interna del bus, a riparo delle panchine. Data l’utenza, con anche mamme con bimbi sul passeggino e anziani, finalmente oggi possiamo assicurare protezione dal sole e dalle piogge per coloro che quotidianamente usufruiscono del servizio di bus navetta. Missione compiuta”. Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, assessore ai servizi sociali che, il 26 luglio scorso, scrisse una lettera al direttore generale Flavio Neirotti per chiedere una pensilina a riparo delle panchine della fermata del bus all’interno dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.

Prosegue l’assessore: “Nel ringraziare la dirigenza dell’Asl per la pronta risoluzione, gli anziani e i disabili mi hanno richiesto di rinnovare, per la seconda volta, una duplice richiesta alla direzione generale. In primo luogo, la modifica urgente del regolamento di parcheggio interno all’area ospedaliera, che consente, oggi, l’ingresso gratuito al veicolo solo se il disabile è presente nell’auto al momento dell’uscita”.

“L’Asl savonese – aggiunge Ciangherotti – non può far pagare all’accompagnatore che esce dall’ospedale il ticket del parcheggio, se il paziente disabile resta in ambulatorio o in reparto nel nosocomio: ciò va contro la Convenzione ONU dei Diritti per Persone con Disabilità. Inoltre, la direzione sanitaria accolga la richiesta, pervenutami da molte persone anziane, di delimitare con una disposizione interna l’area parcheggio per i dipendenti sanitari nella parte posteriore dell’ospedale, lasciando a disposizione degli utenti, anche i non disabili, i parcheggi più vicini agli ingressi della struttura”.

“Dopo la pensilina, questi sarebbero altri due piccoli sforzi, per venire incontro alle esigenze dei pazienti e dei cittadini – conclude -, e per dare un forte segnale a tutti, dimostrando che, in Italia, le Asl non fanno notizia solo per i casi di malasanità ma perché rispettano le persone disabili, senza discriminarle”.

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