Cronaca

Maresciallo Piazza, la presunta vittima lo difende: decisiva la perizia psichiatrica

Savona. Ha avuto un epilogo forse inaspettato questa mattina l’incidente probatorio per il caso di circonvenzione d’incapace che ha coinvolto il maresciallo Santino Piazza, vice comandante della stazione carabinieri di Pietra Ligure, finito in manette all’inizio di luglio. Al termine della sua audizione infatti la presunta vittima del raggiro, una novantacinquenne, prima di lasciare l’aula, ha voluto salutare il militare: si è avvicinata a lui, poi lo ha abbracciato e baciato.

Il saluto non sarebbe stato l’unico gesto distensivo dell’anziana nei confronti del maresciallo: per tutta l’incidente probatorio, durato oltre un’ora e che è stato celebrato a porte chiuse davanti al giudice Donatella Aschero, la novantenne lo avrebbe infatti difeso. “E’ una brava persona e i libretti postali li ho in mano io, non lui. Quindi sono io che controllo i miei soldi” sarebbero state alcune delle parole pronunciate dall’anziana, che dall’agosto scorso è stata interdetta dal tribunale di Savona ed affidata ad un tutore legale.

Secondo quanto trapelato (vista la delicatezza del procedimento il riserbo è massimo), durante la deposizione, la novantenne ha ricostruito quanto successo negli ultimi mesi e ha raccontato come ha conosciuto Piazza, che ha poi nominato suo erede universale. La Procura contesta al carabiniere proprio questa nomina, di aver ottenuto che una somma di centomila euro fosse divisa a metà e versata su due libretti postali, uno intestato a lui e l’altro cointestato, nonché di essere depositario di una procura speciale e generale da parte della novantenne. Una signora, fino a qualche tempo fa seguita dai servizi sociali del Comune di Pietra Ligure, sulle cui facoltà mentali esiste una consulenza tecnica che attesterebbe la “non capacità” di decidere del suo patrimonio.

Sarà proprio l’accertamento della capacità di intendere e di volere della presunta vittima a rappresentare un punto nevralgico del procedimento. Toccherà ad una perizia psichiatrica (oggi è stato conferito l’incarico al medico) stabilire quali siano. L’esito dell’esame verrà discusso il prossimo 24 ottobre: se l’incapacità venisse confermata la grave accusa mossa nei confronti del maresciallo (difeso dagli avvocati Vittorio Varalli ed Ennio Pischedda) resterebbe in piedi, ma in caso contrario andrebbe a decadere.

Secondo la Procura, nonostante la signora lo difenda (anche stamattina avrebbe ribadito di volere che lui sia il suo unico erede), non ci sarebbero dubbi sul fatto che il maresciallo Piazza avrebbe conquistato la sua fiducia con l’intento di raggirarla. A supporto di questa tesi ci sarebbe un secondo caso di circonvenzione che si sarebbe concretizzato in maniera del tutto analoga al primo: l’anziana in questione, una vedova ottantacinquenne e sempre di Pietra Ligure, avrebbe fatto testamento a favore del carabiniere che era anche libero di operare sui conti e disporre dei beni della signora grazie ad una procura speciale. Nelle prossime settimane anche la seconda presunta vittima sarà ascoltata con un incidente probatorio.

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