Cronaca

Investimento Varigotti, denunciato il pirata della strada: alla guida drogato, e non è la prima volta

Investimento pedonale Varigotti

Finale L. Essere già stato pizzicato alla guida ubriaco e drogato non deve avergli provocato alcun ripensamento circa la propria condotta se anche oggi il copione si è ripetuto quasi uguale, anzi peggio. Perché N.F., classe 1964, questa volta non solo era nuovamente al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma ha anche travolto un pedone mandandolo in ospedale per poi scappare senza soccorrerlo e tentando goffamente di coprire le tracce delle sue malefatte.

La polizia municipale lo ha individuato presto, anche grazie ad alcuni testimoni che hanno segnato la targa del suo scooter, e così N.F., dopo essere stato sottoposto ad alcuni accertamenti al Santa Corona (dai quali è risultato essere appunto drogato alla guida) è stato denunciato a piede libero per omissione di soccorso, guida con patente sospesa e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oltre al sequestro del mezzo ai fini della confisca. Al momento il magistrato non ha dunque ritenuto di disporre l’arresto dell’uomo.

I fatti sono accaduti questa mattina intorno alle 11,30, a Varigotti, all’altezza del bar “Varicottis” quando il 49enne, a bordo del suo scooter, ha travolto un pedone che attraversava sulle strisce. Un impatto che lo ha fatto cadere dalla propria due ruote ma, invece di soccorrrere il ferito, il centauro, che guidava con patente sospesa (qualche tempo prima era stato pizzicato ubriaco e drogato al volante), è rimontato in sella ed è scappato. Fortunatamente alcuni dei presenti hanno segnato il numero di targa dello scooter grazie al quale gli agenti della Municipale sono risaliti a lui, individuandolo e portandolo in caserma per gli accertamenti del caso.

Nel frattempo il pedone, un venditore ambulante marocchino regolare in Italia, è stato soccorso dall’ambulanza della Croce Bianca di Finale e trasportato in codice giallo all’ospedale Santa Corona per le cure del caso.

I vigili hanno accertato che, dopo lo schianto, il trentenne è tornato verso casa sua, in via Oleandri a Finale, ed ha cercato di nascondere il motorino. Dai rilievi effettuati è emerso che la moto avrebbe strisciato per una quarantina di metri sull’asfalto prima di fermarsi dopo l’impatto. Una circostanza che confermerebbe l’alta velocità alla quale stava viaggiando l’investitore.

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