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Il Tar sospende la caccia al cinghiale in provincia di Savona

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Liguria. Con decreto cautelare urgente del 25 settembre, il presidente del TAR Liguria ha sospeso stamane la deliberazione della giunta provinciale di Savona n. 144 del 10 settembre scorso, riguardante l’apertura anticipata della caccia al cinghiale.

Il Tribunale Amministrativo Regionale, su ricorso del WWF, patrocinato dallo studio legale del professor Daniele Granara, ha ritenuto fondate le esigenze cautelari, avendo la Provincia di Savona disatteso sia il parere obbligatorio dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA), sia il diniego della Regione Liguria, riguardante l’opportunità di aprire la caccia solo a partire da ottobre per motivi di sicurezza, stante l’abbondante copertura fogliare del manto boschivo in questo periodo.

Le braccate al cinghiale in Provincia di Savona sono sospese con effetto immediato. La Provincia aveva preso quella decisione anche per andare incontro alle proteste degli agricoltori preoccupati per i danni alle colture causati dagli ungulati.

Intanto arrivano le prime reazioni. Come quella di Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria: “Prendo atto, come sempre, della decisione della magistratura, che ovviamente va rispettata. Mi permetto tuttavia di rimarcare che, sull’argomento specifico, dal punto di vista della foglia nel bosco – e, chi parla, vive in un bosco – la differenza tra il 15 di settembre e i primi di ottobre è minimale, impercettibile, sulla costa persino inesistente. Viviamo in una regione che dispone di una ampia fetta di macchia mediterranea, dove la densità di foglie è pressoché la stessa nei diversi periodi. Allo stesso modo, le battute di caccia al cinghiale effettuate a maggio, giugno, luglio e persino agosto, si hanno con la medesima densità di fogliame di quelle del 15 settembre. È singolare che, fino al 14 di settembre, si facciano le battute di controllo del cinghiale, mentre dal giorno dopo sussista la questione delle foglie. A questo punto, provocatoriamente, mi verrebbe da proporre, dal momento che c’è il problema della copertura fogliare, di non effettuare neppure più le battute di controllo”.

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