Cronaca

Forno crematorio, il sindaco risponde al fronte del no: “Comitato politicizzato e racconta-frottole”

Rosy Guarnieri

Albenga. “Nutrivamo il sospetto che il signor Davide Milani, portavoce del ‘comitato all’oscuro’ contro l’impianto di cremazione, fosse anche il responsabile locale di Sel: semplicemente, aspettavamo che si togliesse la maschera e uscisse allo scoperto. Appare manifesto che, questi oppositori, non abbiano argomenti a sufficienza per controbattere a una proposta per la realizzazione di un tempio per la cremazione a Leca d’Albenga di minore impatto e di minore rischio di quello oggi esistente a Savona”: così il sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, risponde alle critiche di gruppi e partiti (da Sel al Pd) che si sono detti contrari al progetto.

“Basta percorrere l’autostrada per vedere, quasi al casello di Savona, il cimitero di Zinola, e osservare la distanza dalle prime abitazioni e dai primi terreni – prosegue Guarnieri – È evidente che Sel, che sostiene l’amministrazione comunale di Savona, abbia fatto una scelta, per fare sì che i benefici da un secolo maturati dal Comune di Savona non vengano meno, o per lo meno non si riducano. A Milani e a Principato, che non conosco, chiedo di dire alla gente: l’impianto ad Albenga rappresenterebbe un attentato alla salute, mentre quello di Savona, di progettazione antica, di cui è in programmazione l’implementazione con altri due forni finanziati in forma privata con project financing, invece no? Perché, oggi, i nostri defunti devono andare fino a Bra? A quali costi, devono andare fino a Bra? A quali costi, i defunti di Albenga venivano cremati a Savona? Quali costi sosterrebbero, invece, con il nuovo impianto di Albenga?”.

E ancora: “Oltre a Sel, ho notato anche il nuovo manifesto con i ‘quattro no’ del Partito Democratico, che propone anche la costruzione di un nuovo cimitero. Sorge spontaneo chiedersi, dal 2005 al 2010, quando il PD è stato al governo della città, come abbia affrontato le problematiche dei cimiteri comunali. Avevano forse programmato o progettato un nuovo cimitero? Non mi risulta che nella loro bozza di PUC avessero individuato uno spazio ad esso dedicato. Ci dicano, gentilmente, dove lo avrebbero collocato, e se avevano anche provveduto a esaminare il sito. Che un disinformato privato cittadino proponga la realizzazione di un nuovo cimitero, sarebbe comprensibile, un po’ meno da un partito e da una forza che è stata al potere cittadino per cinque anni. Rimane però il fatto che il nuovo cimitero non risolve il problema per coloro che scelgono la cremazione. Perché, se per loro inquina, l’impianto inquina ovunque. Ci sono forse le polveri di destra, e quelle di sinistra? Ci sono gli impianti che uccidono, e quelli che non uccidono, a seconda dell’amministrazione comunale che li realizza?”.

“In questi giorni ho letto con attenzione tutti gli articoli, e anche acquisito i messaggi intimidatori da parte dei responsabili di un altro comitato, perché il fronte del no è così unito da avere, in una singola frazione, due diversi comitati, uno politico, con a capo Milani, l’altro civico con un’altra persona – dice il sindaco – Evidentemente c’è qualcosa che, tra loro, non quadra, come confermato dal loro continuo sfuggire alle richieste di incontro. Evitare il confronto è la peggior cosa che può accadere, in uno stato di democrazia”.

“Voglio esprimere la mia solidarietà a tutti quei cittadini che, nei giorni scorsi, sono stati raggirati e hanno sottoscritto una petizione sulla base delle frottole che hanno loro raccontato. Sono certa che molti cittadini che hanno letto le dichiarazioni dell’amministrazione comunale sull’argomento si sono già pentiti di aver sottoscritto quella petizione, e sono altrettanto certa che un’eventuale raccolta firme pro-impianto avrebbe un successo di gran lunga maggiore. Ma non è il caso di arrivare a tanto: la saggezza e il buon senso suggeriscono che contrari e favorevoli si incontrino, discutano civilmente, affinché uno possa convinca l’altro a fare il passo indietro. Con argomentazioni basate su fatti e dati reali, non su contrarietà a prescindere o per ragioni personali” conclude Rosy Guarnieri.

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