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Calcio, Federico Gentile: il capocannoniere a sorpresa si racconta: “Dedicato ad Alessia”

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Savona. Tre gol segnati in campionato, che gli valgono il titolo di capocannoniere della squadra. Uno messo a segno nell’indimenticabile serata di Perugia, ai tempi supplementari. Ma, al di là delle reti, colpiscono la grinta, l’intensità di gioco e la voglia di lottare su ogni pallone, che associate alle qualità tecniche sono indispensabili per fare la differenza in Lega Pro. Federico Gentile è una delle note più liete di questo ottimo inizio stagione del Savona Fbc.

E, il giocatore savonese ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale della società savonese.

Quattro gol segnati finora. Solo una coincidenza?

“In realtà qualche gol l’ho sempre fatto. Ho un passato anche da centrocampista avanzato e mi è spesso capitato di andare in rete. Solo l’anno scorso non sono riuscito a segnare. Quest’anno è andata decisamente meglio ed è bello ricordare i gol di Perugia e Cremona perché sono stati decisivi. Magari ho avuto un pizzico di fortuna in più, ma a me piace pensare che fortuna e sfortuna, a fine stagione, si compensano. E’ solo il lavoro che paga, l’impegno negli allenamenti. E questi gol sono stati il frutto di quanto prepariamo in settimana. Direi che stiamo andando bene…”.

Segnare è sempre un’emozione particolare. C’è una dedica per qualcuno?

“Sicuro. Per la mia compagna Alessia, che è incinta. A dicembre si allargherà la famiglia e sarà un momento importante. Ecco, è bello immaginare che un figlio in arrivo porti quel pizzico di voglia e di fortuna in più. Ma, ripeto, la fortuna va cercata”

Secondo anno a Savona. Tanti momenti belli vissuti. Quale quello più intenso?

“Facile rispondere: la vittoria in campionato l’anno passato. E’ stato il primo campionato vinto in Lega Pro. Mi era capitato due anni in serie D, a Rieti e ad Aprilia. Quando ero molto giovane anche in Eccellenza con l’Ostia. Poi ho giocato cinque anni nelle giovanili della Roma, fino ai Giovanissimi, e anche lì abbiamo vinto molto. Certo vincere in C è tutt’altra cosa. In realtà i momenti più belli sono quelli che dobbiamo ancora vivere: inutile pensare al passato, meglio continuare a porsi degli obiettivi e lavorare sodo per raggiungerli”.

Secondo anno a Savona. Com’è vivere all’ombra della Torretta?

“Confesso che sono partito prevenuto. Quando giocavo a Valenza, un mio amico qualche volta mi accompagnava al mare nel genovese, non mi ricordo neanche dove. Il mare era bruttissimo. Pensavo fosse lo stesso a Savona, invece mi sono dovuto ricredere: ci sono posti splendidi e a Savona si vive molto bene. E oltre che con la città, è molto bello anche il rapporto coi tifosi”.

E con la squadra? Uno dei segreti del Savona è sempre stato il gruppo…

“Ed è così. Sono arrivato e avevo la fortuna di conoscere già Aresti e Demartis, ma poi ho instaurato un ottimo rapporto anche con Quintavalla e con tutti gli altri. I risultati si ottengono quando tutti hanno voglia di dare il massimo e di lottare per un unico obiettivo. Il mister questo messaggio sa trasmettercelo molto bene…”.

Proprio mister Corda aveva visto in Gentile un rinforzo importante, già nella passata stagione…

“Mi aveva avuto già ad Alghero e mi conosceva. Ma io venivo da un infortunio importante, al crociato del ginocchio. Sono andato in ritiro ad Arona senza avere ancora il contratto: è stato un periodo in cui ho sofferto, ma ho anche avuto voglia di dare qualcosa in più per dimostrare che potevo essere utile”.

L’inizio di stagione in Lega Pro è stato positivo. Ed ora c’è l’impegno col Cuneo…

“Ci teniamo a fare bella figura anche in Coppa. Bisogna sempre stare sul pezzo”.

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