Cronaca

Bruno e Laura senza lavoro né casa: vivono in una cantina di Vado dopo due settimane passate in una tenda

Vado Ligure. Bruno e Laura senza lavoro, senza una casa. Vivono in una cantina di Vado Ligure, senza alcun servizio igienico o attrezzatura per cucinare, dopo aver trascorso mezzo mese arrangiandosi in una tenda.

Alla soglia dei 62 anni lui, 47 lei, incarnano l’emergenza delle nuove povertà che sta flagellando soprattutto Savona e il Vadese, nella fase implacabile di trasformazione industriale e conseguente disoccupazione. Una disoccupazione che si trasforma in miseria soprattutto per gli over 50 privi di nuove opportunità che, nella nostra provincia, sono circa 1500 (dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro per il solo primo quadrimestre del 2013).

“Abbiamo dovuto lasciare l’abitazione per via della scadenza di un contratto che di fatto non c’era – spiega Bruno – Siamo stati quindici giorni in una tenda, poi siamo stati ospiti temporaneamente a casa di un parente ma era una convivenza davvero difficile, e ci siamo trovati in mezzo ad una strada. Siamo stati in Comune per chiedere aiuto ai servizi sociali. Loro dicono che non c’è niente da fare, che non hanno case”.

“Non siamo mai stati mandati via per morosità, quando eravamo a Sant’Ermete – sottolinea Laura – Siamo stati ospiti per un po’ in casa di un parente, ma la convivenza, come dicevamo, non è andata bene, e ci ha praticamente mandati via. Tengo a dire che non ci sono mai stati inadempimenti. Abbiamo sempre pagato”.

“Siamo senza lavoro – prosegue lui – Stiamo preparando i documenti per ottenere un aiuto di invalidità: vado avanti da anni con nove ernie. Laura è stata operata due volte allo stomaco. Non abbiamo neanche il posto dove cucinare. Anche solo per fare i bisogni dobbiamo andare fuori, nel bosco o sulla spiaggia”.

“Non avremmo problemi a pagare anche per una sistemazione umile. Ci accontenteremmo. Qua non c’è acqua, bagno e niente. E’ solo degrado. E’ una situazione da risolvere immediatamente. Adesso mancano i soldi per vivere, per mangiare. E non possiamo neanche cucinare qualcosa; non si può vivere solo di panini. Non vogliamo adagiarci sugli allori, anzi. Ma quanto meno ora vorremmo avere una casa dove vivere” conclude Laura.

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