Cronaca

Ancora spaccate notturne in due negozi di Albenga, commercianti esasperati: “Va sempre peggio”

Spaccata Casa del Gelato albenga

Albenga. Per Roberto Scola, dell’omonima macelleria-gastronomia di via Dei Mille, non è una novità. I ladri hanno fatto visita al suo esercizio commerciale per ben tre volte in quattro mesi, spaccando porte e vetri, con i relativi danni da pagare che, ovviamente, rimarranno sul suo groppone.

In tutti i casi i malviventi non si sono fatti tentare dalle leccornie che fanno bella mostra di sé nel locale, ma hanno puntato dritto alla cassa, portando via il contante, ad eccezione delle monete di minor valore, che avrebbero aggiunto poco al loro bottino. Ladri schizzinosi, insomma, che non guardano alle briciole, ma puntano ai pezzi grossi. Nella notte tra giovedì e venerdì, però, si sono dovuti accontentare di un cellulare e di pochi spicci: sono entrati nel locale spaccando il vasistas della vetrina di ingresso e, di lì, hanno dato vita al magro saccheggio. Il tutto in piena via Dei Mille, che non è certo una via appartata della città.

Non è andata meglio al negozio “La Semina” di via Mazzini che, nella stessa notte, ha ricevuto la sgradita visita dei soliti ignoti che si sono aperti un varco nella vetrina principale e hanno sottratto circa duecento euro dalla cassa. Non si tratta di grosse somme e, forse, questi due episodi, presi singolarmente, non farebbero nemmeno più di tanto notizia se non fossero gli ennesimi di un’estate piuttosto calda, tra furti e spaccate ai danni dei commercianti ingauni, tanto da far parlare di un’emergenza che non può più essere sottovalutata. Nelle ultime settimane sono stati presi di mira: “La Casa del Gelato” di viale Martiri e la vicina “Sapori sul viale”, il forno “Sapore di pane” di viale Italia e il bar Rosetta nel centro storico, la lavanderia “Filo e Sapone” di via Dalmazia e un altro Caffè in via Torlaro, solo per citarne alcuni.

Il risultato è un disagio che si fa sempre più spazio tra gli esercenti che rilasciano dichiarazioni talvolta rassegnate e il più delle volte piene di rabbia. Perché, in un momento di crisi economica che stritola, pagare i danni di vetrine infrante da delinquenti che vivono di espedienti lascia frustrati e disarmati. “Siamo destinati ad andare sempre peggio” dicono timidamente a “La Semina”, con la consapevolezza di chi pensa che non vi sia una soluzione in cui sperare. Roberto Scola, invece, è più combattivo. “Capisco che l’amministrazione non possa fare miracoli, ma continuare a minimizzare un fenomeno ormai allarmante non è più accettabile – dice – Questi episodi sono ormai routine e le risposte stucchevoli del sindaco lasciano solo tanta amarezza. Sappiamo che non è solo colpa sua, ma è ora che si ammetta che il problema esiste eccome. Non si tratta di ‘ladri affamati’ come ha detto qualcuno e nemmeno di ‘turisti del furto’: è ora di considerare seriamente ciò che sta accadendo e che danneggia tutti noi”.

Nei giorni scorsi qualcuno ha anche criticato il silenzio del presidente dell’Ascom di Albenga, Lorenza Giudice, che, davanti ai nuovi fatti di cronaca, rompe gli indugi e dichiara: “Il mio non era un silenzio passivo, ma attivo. Abbiamo già inviato una lettera ai nostri associati danneggiati da questi episodi di microcriminalità per offrire loro un aiuto concreto, di natura economica, sia a livello di incentivi ‘ex post’ sia per la prevenzione e per mettere in atto tutto ciò che è necessario per proteggersi da simili reati. Inoltre abbiamo richiesto un incontro ad hoc con i nostri associati e le forze dell’ordine per discutere di questa emergenza”.

“Una cosa voglio sottolineare: questi eventi non devono diventare un’occasione per fare polemiche politiche fini a se stesse – continua Giudice – Noi commercianti abbiamo bisogno di aiuto, ad ogni livello: ci servono soluzioni concrete, non parole al vento”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.