Cronaca

Alassio, calci e botte al padre e ai nonni: 18enne arrestato dalla polizia per maltrattamenti in famiglia

Polizia

Alassio. Pericoloso e violento. Così lo definiscono gli agenti del commissariato di polizia di Alassio che conoscono bene le “imprese” di questo ragazzino, tanto giovane quanto spietato.

A 18 anni appena, A.N. ha già ricevuto più volte la visita degli agenti chiamati dal padre e dai suoi anziani nonni, riempiti di botte da quel ragazzo che sembra conoscere solo la forza come mezzo per imporsi. Nel febbraio 2012, per un rimprovero giudicato “di troppo”, il giovane aveva riempito di calci il nonno ultrasettantenne, facendolo finire a terra e infierendo su di lui con una raffica di pugni, tanto da rompergli quattro costole e mandarlo in ospedale. Trattamenti simili ha riservato pure al padre, anche dopo l’operazione subita alla cervicale: da quel momento il diciottenne ha preso di mira il punto debole del genitore per fargli ancora più male.

Ieri, l’ennesimo atto violento andato in scena nella casa di Moglio, sulle alture alassine, dove il ragazzino vive insieme ai tre (i suoi genitori sono separati e la mamma vive a Genova). Tutti sono nell’orto a darsi da fare, mentre A.N. è spaparanzato sul divano a guardare la tv. A riprenderlo, prima, è il padre (“Sarebbe ora che venissi a lavorare anche tu” avrebbe “osato” dirgli) che se la cava solo con una pantofola tirata in faccia, e poi è la volta del nonno che, dopo averlo rimproverato per tutto quel disordine, è stato preso per la gola e strattonato. Di qui la chiamata al 113 e l’arresto del ragazzo per maltrattamenti in famiglia.

Il giovane era praticamente il terrore di casa. Era seguito da tempo dai servizi sociali, considerato un soggetto problematico, capace di violenze inaudite anche solo per un piccolo rimprovero (chi lo ha seguito ha parlato di “forti alterazioni comportamentali”), e in grado di mostrarsi invece un agnellino davanti ai poliziotti intervenuti per evitare che la situazione degenerasse. Davanti agli agenti, infatti, A.N. si sarebbe mostrato pentito e piangente, ma il suo comportamento recidivo rivelerebbe il suo vero volto.

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