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Voli “piumati” all’aeroporto di Villanova

Villanova d’Albenga. Voli spettacolari all’aeroporto di Villanova d’Albenga: una dozzina in una sola giornata, con tanto di manovre spettacolari e da far strabuzzare gli occhi. Sono quelli “piumati” di un gruppo di falchi che sembra aver trovato qui il proprio habitat naturale.

Non c’è da stupirsi, secondo gli esperti: la provincia di Savona è territorio prediletto per i rapaci, in cui trovano condizioni favorevoli e prede in abbondanza. Eppure è bastato un taglio dell’erba al “Clemente Panero” per rendere visibile ai più distratti la caccia grossa che avviene tra velivoli e torre di controllo.

Grazie (o a causa, a seconda dei punti di vista) al restyling “verde”, le lepri che affollano i prati vicini all’aeroporto sono state oggetto di “attenzioni particolari” da parte di un gruppo di falchi intenzionato ad assicurarsi le proprie prede.

“L’orografia del nostro territorio, le sue caratteristiche, con tanto di colline, spiazzi e radure, fa sì che il Savonese sia luogo affollato di rapaci – spiega Gianni Buzzi, vice presidente dell’Enpa di Savona – La nostra provincia è molto importante per questo tipo di volatili, molto di più di quanto essi siano considerati importanti dagli enti e istituzioni che dovrebbero salvaguardarli e occuparsene”.

Nel solo 2013 la Protezione Animali savonese ha soccorso 31 rapaci tra allocchi, assioli, civette, falchi, gheppi, gufi, poiane, sparvieri, bianconi, senza contare i 1.158 animali di altro genere di cui si sono occupati i volontari.

“Lo scorso anno l’investimento per le cure degli animali è stato pari a 40 mila euro: la Provincia ha contribuito con 25 mila euro, il resto è stato a spese nostre – continua Buzzi – Conti che il soccorso della fauna selvatica è un compito attribuito dalle leggi alle Province; non possedendo il personale idoneo, a Savona è affidato alla Protezione Animali, secondo una convenzione che copre però, utilizzando anche un contributo della Regione, solo la metà delle spese vive sostenute dall’associazione”.
“Tra i soccorsi eccezionali c’è quello di un biancone, lo scorso aprile a Castelbianco: appartiene alla famiglia delle aquile e raggiunge i due chili di peso e un metro e ottanta centimetri di apertura alare. Questa è una rotta fondamentale di passaggio di questi animali, che a centinaia ogni anno sorvolano sia il corridoio albenganese-finalese che il massiccio del Beigua” conclude il vice presidente dell’Enpa savonese.

(Foto di Luigi Macciò)

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