Politica

Vaccarezza di ritorno da Roma: “Compagni, siete stati educati con la cultura dell’odio e dell’insulto”

Forza Italia Pdl

Provincia. Lungo sfogo del presidente provinciale Angelo Vaccarezza di ritorno dalla manifestazione romana a sostegno di Berlusconi. Vaccarezza ha preparato un testo, rincasando, in cui si rivolge direttamente ai “compagni”.

“In un momento economico così difficile per l’Italia – scrive – quando la Politica è percepita lontana dai problemi della gente e la rabbia viene scelta spesso come unico modo per esprimersi, in un periodo in cui l’Ente che rappresento sta per essere cancellato con un colpo di mano ed il mio partito ha portato avanti scelte sul territorio ligure che non sempre ho condiviso, mi sono chiesto più volte se valesse la pena andare ancora avanti. Ha ancora valore dedicare le mie giornate e tutte le mie energie al ruolo di amministratore? Ha ancora senso sacrificare la mia vita privata tentando di garantire libertà e benessere ai cittadini che mi hanno eletto, che hanno creduto in me? Ecco oggi ho una risposta chiara e certa: sì”.

“Sì, ha senso, anzi ha senso oggi più che mai, perché, cari Compagni, ci siete voi – prosegue – Ci siete ancora voi a ricordarmi con le vostre azioni che siete stati educati con la cultura dell’odio e dell’insulto, del dileggio personale. Voi, Compagni solo di voi stessi, per cui l’avversario è un nemico da distruggere con ogni mezzo, un nemico del popolo. Voi che non accettate chi la pensa in modo diverso dal vostro ed ignorate il significato profondo di parole come dialogo, confronto, democrazia. Voi che non vi emanciperete mai da quelle fallimentari ideologie che hanno generato solo dittatori carichi di odio, che hanno dipinto con il rosso, ma solo del sangue, gli anni più bui della nostra storia”.

“Compagni che vivete di solide certezze, come quella per cui una piazza si può riempire solo con le vostre bandiere mentre gli altri sono “pagati”, e che pensate che il termine “democratico” sia di vostra proprietà solo perché indicato in uno dei vostri mutevoli marchi. Ieri ero a Roma perchè sono consapevole di tutto questo, consapevole dell’assurdità di tutto questo. Il mio unico pensiero era ed è oggi più che mai, che non posso lasciare il mio Paese, il luogo in cui crescono i miei figli, in mano vostra. Non posso permettere che l’Italia vada in rovina perchè solo così, tra le macerie, voi avrete l’unica opportunità di insediarvi meglio e stringere le fila soffocando la libertà” si legge.

“Quindi – osserva Vaccarezza – ieri anche io, come migliaia di italiani che non vogliono rassegnarsi alla fine della democrazia nel nostro Paese, ho voluto testimoniare a Silvio Berlusconi che sono tanti, tantissimi, gli italiani che credono in lui e nel suo progetto, sono milioni i cittadini che si oppongono alla fallimentare logica marxista della distruzione e dell’odio. Noi non ci nascondiamo dietro falsi moralismi etici, non travestiamo l’ipocrisia con il volto di un’uguaglianza sociale virtuale che si trasforma immancabilmente in miseria, burocrazia e corruzione, noi non utilizziamo il rancore e l’invidia come unici modi per rapportarci agli altri”.

“Mi chiedo dunque, chi sono i razzisti? Di certo non noi moderati per cui non è il colore della pelle, né l’etnia o la religione professata a fare la differenza tra gli uomini ma solo le qualità etiche e morali, non noi Cristiani che crediamo profondamente che il Signore ci abbia creati tutti uguali e tutti con gli stessi diritti e con gli stessi doveri, non noi liberali che abbiamo il concetto di libertà tatuato sul cuore e le parole impegno, speranza e fiducia sempre sulle labbra come messaggio prezioso da tramandare ai nostri figli. Razzista oggi ha assunto un significato diverso, razzista è colui che identifica altri uomini come inferiori/malvagi/nemici e li perseguita con tutti i mezzi possibili, giustificandosi con il paradossale motivo che non sono succubi di una ideologia, quella comunista, che ha sempre e solo generato dittatura e povertà” conclude Vaccarezza.

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