Spotorno. Non si placa, a Spotorno, la discussione nata dopo la comparsa di alcuni manifesti luttuosi, accompagnati dalle polemiche sollevate da alcune categorie economiche e turistiche cittadine, secondo le quali i tagli alle manifestazioni stanno contribuendo ad “uccidere” il turismo.
“Ora è chiaro chi è l’anonimo che si nasconde dietro i manifesti che hanno tentato di gettare infamia sulla pubblica amministrazione e su Spotorno – dichiara Franco Riccobene, vicesindaco ed assessore al Turismo -. Un anonimo che da anni usa toni beceri senza aver mai contribuito minimamente alla crescita del paese, portando con sè responsabilità rilevanti perché da amministratore a contribuito a strozzare l’amministrazione con quel contratto capestro con la Tributi Italia, costato milioni di euro ai cittadini”.
“Oltre a lasciare, nel 2010, per la prima volta nella storia repubblicana nelle mani commissario prefettizio, al termine di una breve amministrazione burrascosa, indecente per le liti e la confusione amministrativa creata – prosegue -. Questo signore non può dare consigli a nessuno nè può essere credibile nelle sue aggressioni perché ha rappresentato il peggior modo di governare”.
“Questa amministrazione – dice Riccobene – nel giro di un paio di stagioni ha saputo portare l’immagine turistica di Spotorno ad un alto livello raccogliendone le spoglie mortali, quelle sì, nel 2011 con un programma di manifestazioni inesistente e criticato da turisti e cittadini. La crescita d’immagine è stata largamente riconosciuta ed oggi, paradossalmente, qualcuno si lamenta se l’asticella è stata ribassara di pochi centimetri rispetto all’estate da record del 2012 e ad una programmazione confermata al 95% a cui si aggiunge quest’anno il Concerto dei Nomadi ed il Premio Internazionale di Giornalismo”.
“Molte iniziative – rimarca il vicesindaco – sono nate con questa amministrazione e non arrivano dalla collaborazione di alcuno; cioè interamente finanziate dall’amministrazione, nonostante le difficoltà delle pubbliche amministrazioni che, da quest’anno sono nel Patto di Stabilità che peserà per 650.000 euro, che obbliga i comuni a spendere, solo in presenza del denaro in cassa. Cioè che obblica a non programmare come si faceva prima, quando i conti si chiudevano a fine anno; oggi la questione che pervade tutti comuni è quella del rispetto del meccanismo di spesa in presenza di introiti certi”.
“Ma anche questa procedura è complicata da monitorare, perché gli introiti amministrativi non hanno una certezza ed una frequenza tali da consentire una programmazione seria; inoltre quest’anno dovranno essere accantonati un milione e centomila euro per il Fondo di Solidarietà destinato alle realtà pubbliche più deboli – aggiunge Riccobene -. Questo è quello che è successo. Non vi sono errori, ma problemi relativi alla crisi economica che rallenta introiti per oneri di urbanizzazione, imu e tassazioni. Quando le famiglie e le imprese non riescono a far quandrare i propri bilanci, è evidente che ne fa le spese anche la parte pubblica”.
“In assoluto, però, questa amministrazione ha saputo mantenere un’ottimo flusso di manifestazioni che garantiranno ai turisti una vacanza accogliente, nonostante l’opposizione funerea di pochi limitati operatori che si distinguono per la loro insensibilità e per il tentativo di strumentalizzare una categoria economica per bassi fini politici” ricorda Riccobene.
“Sono state comunque confermati – elenca – i fuochi d’artificio il 23 agosto, la Notte Nera il 24 agosto e le Notti Italiane Tricolore di questi gioni che insieme a molti altri eventi originali sono patrimonio dell’elaborazione di questa amministrazione: i concerti del primo maggio, la rassegna di musica d’autore primaverile Immaginaria, Liguria Folk Festival di luglio, Spotorno in Jazz di fine agosto e inizio settembre, il Concerto dei Nomadi ed il Premio Internazionale di Giornalismo di settembre, il Festival Internazionale dell’Outdoor di ottobre e novembre”.
“Sempre a settembre due grandi appuntamenti il 20 con Paolo Jannacci ed il 21 con Francesco Baccini in ‘Baccini canta Tenco’. Tutti eventi rilevanti che hanno dato a questo paese un’immagine che non potrà essere incrinata dalla nota impreparazione di Magnone e neppure dalle falsità contenute nell’indecoroso annuncio funebre – conclude Riccobene -, che utilizza, senza un minimo di rispetto e per fini beceri, anche i simboli religiosi”.