Spiaggia “sbarrata” a Varigotti: “Società sempre in regola, mai ostruito l’ingresso”

Finale L. La spiaggetta alla Baia dei Saraceni finita al centro delle polemiche estive per la rete metallica che impediva il libero transito torna alla ribalta, questa volta non per la sollevazione popolare mossa ai proprietari del porto dei Saraceni, ma per bocca della stessa società I.A.C. srl che risponde ai commentatori di IVG.it.

“E’ necessario fare alcune precisazioni – afferma Gian Marco Bagliani -. Innanzitutto la società I.A.C. srl, proprietaria del complesso denominato “Porto dei Saraceni” ha sempre avuto la sede legale a Milano. Con Monte Carlo non c’entra nulla. La società, fino al 1982, era titolare di una serie di concessioni demaniali marittime rilasciate dalla Capitaneria di Porto di Savona. Per 20 anni la società ha atteso che si definissero una serie di pratiche e impicci, ivi compreso un processo penale per occupazione abusiva di suolo pubblico e non ricordo che altro. Processo nel quale la I.A.C. è stata assolta da tre capi d’imputazione mentre un quarto era caduto in prescrizione”.

“L’Ufficio Demanio del Comune di Finale Ligure ha poi fatto veramente di tutto per non rinnovare le concessioni. L’11 dicembre 2012, alla I.A.C. è stata rilasciata un’unica concessione che copre sei aree per un totale di 3.841 m2, inclusi i 58 m2 della terrazza a mare, che tante polemiche ha suscitato. Gli amministratori della I.A.C., col parere favorevole dei professionisti, hanno ritenuto che la terrazza in concessione si potesse lecitamente cintare, anche e soprattutto per motivi di sicurezza. Il 10 giugno 2013, la I.A.C. inoltrava al Comune di Finale “Comunicazione per il posizionamento temporaneo di una rete di protezione posizionata sulla scogliera” aggiunge Bagliani.

“Al punto 5 della concessione si legge che nell’area dovranno essere assunte tutte le precauzioni prescritte dalle norme di legge e/o suggerite dalla normale diligenza per la salvaguardia della pubblica incolumità”. Come si concilia questa clausola con la rimozione forzata della rete? Come la mettiamo se qualcuno, per disgrazia, si fa male? Visto che qualcuno si tuffa dalla terrazza, cosa estremamente pericolosa…”.

“L’accesso alla spiaggetta di ponente non è mai stato precluso. E’ stato reso obbiettivamente meno agevole, ma io, che ho 72 anni e una grave malattia, non ho mai avuto difficoltà ad aggirare la rete e, come me, decine di persone. Quindi si dovrebbe smettere di parlare di privati che si appropriano di una spiaggia, semplicemente perché non è vero. Ho foto della spiaggia gremita di pubblico anche in presenza della rete”.

“La verità è spesso assai diversa dalla vox populi. Mi stupisco meno che l’opposizione in Consiglio comunale ne abbia fatto una battaglia politica, opportunità ghiotta per promuoversi difensori di un turismo povero che però, temo, pochi finalesi apprezzano e auspicano…” conclude Bagliani.

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