Politica

Regione, bandi on line per nomine in enti e società partecipate

Consiglio Regionale della Liguria

Regione. E’ stata approvata all’unanimità la mozione, sottoscritta da Matteo Rosso, Marco Melgrati, Marco Scajola, Roberto Bagnasco, Gino Garibaldi, Roberta Gasco, Luigi Morgillo, Franco Rocca, Alessio Saso (Pdl), che impegna la giunta “ad attivare un link, ben visibile sul sito della Regione Liguria, nel quale vengano pubblicati gli avvisi relativi alle nomine di competenza della Giunta e del Consiglio ed i criteri per la scelta dei candidati e che permetta ai cittadini di inviare autocandidature corredate di curriculum; un link, visibile dai soli Consiglieri regionali, di tutti i curricula presentati per consentire la valutazione delle scelte operate dalla Giunta regionale e dal Consiglio”.

Nel documento si ricorda la legge n. 15 del 2009, la quale stabilisce che “le amministrazioni pubbliche adottano ogni iniziativa utile a promuovere la massima trasparenza nella propria organizzazione e nella propria attività”, e la legge 190 del 2012 ed il decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri in attuazione della legge n. 190/2012, i quali riordinano le norme che riguardano gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubblica amministrazione, introducendo alcune sanzioni per il mancato rispetto di questi vincoli.

“A seguito di analisi effettuate da centri di ricerca preposti, nel complesso, si può dire che nelle amministrazioni vi sono aree di trasparenza e aree di opacità – ha spiegato Matteo Rosso – e che, comunque, non si è ancora affermato il valore della trasparenza come strumento per favorire il controllo sociale e diffuso sull’operato della pubblica amministrazione, sull’impiego delle risorse pubbliche e sulle attività realizzate. Le difficoltà sono in parte legate alla novità della logica che le norme sulla trasparenza vogliono imporre alle amministrazioni: il principio della trasparenza totale, come principio generale operante per tutte le pubbliche amministrazioni, è stato introdotto nell’ordinamento giuridico italiano negli ultimi anni”.

Secondo i firmatari è, infine, necessario porre maggiore attenzione al processo di nomina e valutazione delle competenze dei canditati che devono essere nominati all’interno delle aziende, enti ed istituzioni mentre “abbandonando le vecchie modalità che si basano esclusivamente sulla lottizzazione del potere tra i partiti e tra le componenti di ciascun partito per privilegiare le competenze delle persone e realizzare la trasparenza totale in materia di nomine”. Nel testo si ricorda che in Liguria, negli ultimi 40 anni, sono stati affidati oltre 3 mila incarichi (più o meno una nomina ogni cinque giorni, compresi i sabati e le domeniche) e che per il 2013 sono in previsione di scadenza 17 incarichi, alcuni dei quali già rinnovati.

“E’ stata istituita addirittura una commissione, definita Affari generali, – ha aggiunto Rosso – che non fa altro che generare poltrone e nella maggior parte dei casi è la giunta a decidere le nomine mentre la commissione alla fine valuta solo i curricula, e anche quando le nomine vengono contestate passano lo stesso. Noi, invece, vogliamo che tutti i cittadini, che ovviamente abbiano i requisiti, siano messi in condizione di concorrere alle nomine”.

Antonino Miceli (Pd) è intervenuto ricordando che esiste un disegno di legge della Presidenza del Consiglio che prevede una profonda modifica del sistema delle nomine e ha aggiunto: “Rosso sa che la posizione del Pd è da sempre favorevole alla massima trasparenza e anche per questo propongo che questo dispositivo si estenda anche al Consiglio e non valga solo per le nomine di competenza della giunta”. La modifica è stata accolta da Rosso e la mozione è stata quindi votata.

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