Progetto di una nuova discarica a Savona, preoccupazioni e proposte alternative del WWF

Discarica

Savona. In riferimento al progetto di una nuova discarica in località Pian del Melo nel Comune di Savona, la locale sezione del WWF, avanza alcune proposte alternative per evitarne la realizzazione.

“Ancora non entriamo nel merito degli impatti ambientali che tale nuova discarica provocherebbe, dato che presenteremo le osservazioni nelle dovute sedi istituzionali – afferma Marco Piombo, responsabile urbanistica e tutela del territorio del WWF Savona -. I rifiuti inerti e da demolizione, nonché delle terre e rocce da scavo, eliminando le sostanze pericolose tra cui l’amianto, possono essere lavorati e riutilizzati, in sostituzione di ghiaie e pietrisco naturali pregiati, per le fondazioni in infrastrutture stradali, per l’edilizia e l’arredo urbano”.

“Difatti – prosegue – questi materiali provengono da escavazioni in natura, in particolare dalle attività in ambito fluviale ed estrattivo di cava. E’ opportuno favorire, visto la tipologia dei materiali estratti, l’incremento e lo sviluppo di fonti alternative rispetto all’estrazione di materiali vergini, ad esempio il recupero dei materiali di risulta e provenienti da demolizioni”.

“Quest’ultimo – spiega Piombo – risulta possibile solo a fronte di un mercato, nel quale sia escluso un eccessivo afflusso di materiali e con esso il possibile spreco di risorsa naturale vergine, collegato al conseguente abbassamento dei prezzi, visti i costi minori di gestione e di trasporto, nonchè al potenziale rischio che materiale vergine ‘pregiato’ possa essere utilizzato per impieghi per i quali non è strettamente indispensabile”.

“Infatti – sottolinea – il recupero dei materiali da demolizione, come già accennato, porta a due effetti particolarmente apprezzabili: consente di contenere il consumo di materie prime non rinnovabili; riduce l’impatto sull’ambiente naturale dei processi produttivi e dei beni industriali al termine della loro vita”.

“E’ necessario pertanto incentivare quanto più possibile il recupero dei materiali provenienti da attività edili anche mediante meccanismi premiali nel caso di riutilizzo, e con campagne di informazione che promuovano la cultura dei materiali riciclati – rimarca il portavoce di WWF Savona -. Alla luce di quanto menzionato, non è accettabile una nuova discarica previo abbancamento di materiale inerte proveniente da attività edilizie senza una previsione di riciclo e riutilizzo sul territorio provinciale”.

“Ma bensì – conclude – si ritiene proporre in sostituzione di una nuova discarica, l’individuazione di un sito idoneo già urbanisticamente ‘degradato’ al’interno di una zona industriale, lontano da centri abitati ed aree naturali, e che possa ospitare il riciclo ed riutilizzo di tali materiali”.

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